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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Reggio Emilia

Franca Ganassi uccisa 15 anni fa, arrestato il presunto assassino: la svolta grazie al dna

La 60enne Franca Ganassi fu uccisa nel 2005 a Scandiano (RE) dopo un tentativo di violenza sessuale. Grazie all’analisi del dna gli inquirenti sono risaliti al presunto assassino, arrestato in Marocco previa rogatoria internazionale avanzata

Svolta nelle indagini sull’omicidio di Franca Silvana Ganassi, la donna uccisa brutalmente nel 2005 a Scandiano (Reggio Emilia). A distanza di quindici anni, gli investigatori sono riusciti a individuare il presunto assassino della donna, un uomo di nazionalità tunisina, che è stato arrestato a Casablanca grazie a una rogatoria internazionale.

All’alba del 31 dicembre la 60enne Franca Silvana Ganassi fu ritrovata senza vita, il corpo riverso su un muretto di delimitazione di un'abitazione privata affacciata via Mazzini, a Scandiano. Secondo quanto ricostruito all'epoca dagli inquirenti, il delitto era stato commesso attorno alle 20 della sera prima, nei pressi del parco della Resistenza: Ganassi fu uccisa con violenti colpi alla testa con un corpo contundente e fu accertato, tramite il rinvenimento di tracce di liquido seminale sugli indumenti, che aveva anche subito un tentativo di violenza sessuale da parte del suo assassino. 

Nonostante l’impegno degli investigatori, non fu possibile identificare l’omicida. Solo negli anni successivi, grazie a ulteriori accertamenti effettuati dal Ris di Parma, si stabilì che il campione di dna estratto dal liquido seminale induceva a ritenere che fosse attribuibile a un soggetto nordafricano.

Il coinvolgimento di un soggetto di origini nordafricane era già stato preso in considerazione dagli investigatori quando il 16 gennaio 2006, in un terreno lungo via Bosco di Scandiano, fu ritrovata la borsetta della vittima, sparita dal giorno dall'omicidio. Proprio vicino a questa zona, hanno fatto sapere i carabinieri, aveva sede all'epoca un locale al pianterreno adibito a luogo di culto islamico e furono svolti vari servizi di osservazione per acquisire dei campioni biologici dai soggetti identificati nei pressi di questo luogo di culto. L'attività di campionamento biologico è continuata ininterrottamente fino a maggio dello scorso anno, con l'acquisizione di circa 200 campioni biologici.

Durante ulteriori accertamenti, la Procura è stata informata, dal magistrato di collegamento in Marocco, che il presunto assassino della 60enne poteva essere un clandestino ospitato all'epoca da un connazionale di Scandiano. Gli investigatori hanno quindi continuato il loro lavoro, fino all’arresto dell’uomo, un 44enne, previa rogatoria internazionale avanzata dal sostituto procuratore di Reggio Emilia Maria Rita Pantani, del 44enne. L’uomo si trova ora in carcere a Casablanca in attesa di essere processato.

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