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Lunedì, 29 Aprile 2024
Atroce vendetta / Agrigento

"Omicidio a colpi di zappa per uno specchietto rotto", condannati padre e figlio

Nel 2018 il 37enne Costantin Pinau venne ucciso mentre rincasava con la famiglia dopo un battesimo. La Cassazione ha confermato le condanne per Vasile Lupascu e il figlio Vasile Vladut

Condanna definitiva a 30 anni di carcere per Vasile Lupascu, 48 anni, e il figlio Vasile Vladut Lupascu, 23 anni, riconosciuti colpevoli di avere ucciso nel 2018 a Naro (Agrigento), il bracciante 37enne Constantin Pinau. L'uomo è stato picchiato a morte a colpi di zappa, spranga di ferro e coltello.

Il delitto è stato commesso insieme ad Anisoara Lupascu, 42 anni, moglie e madre degli altri due imputati, già condannata lo scorso 5 giugno a 22 anni di reclusione. La Cassazione, adesso, chiamata a pronunciarsi sulla sussistenza delle due aggravanti della minorata difesa e della premeditazione, ha dichiarato inammissibile il ricorso del difensore (l'avvocato Giuseppe Barba) e ha confermato la condanna a 30 anni per i due imputati dello stralcio abbreviato del processo.

Marito, moglie e figlio, secondo la ricostruzione dell'episodio, andarono a vendicare l'ultimo dei tanti affronti subiti: la rottura dello specchietto dell'auto da parte di Pinau con cui avevano avuto svariati contrasti.

L'agguato, a colpi di zappa e spranga, consumato l'8 luglio del 2018, a Naro, è avvenuto mentre Costantin, insieme alla moglie, rimasta pure ferita nel tentativo di difendere il marito, e al figlio, stava rientrando a casa dopo un battesimo.I tre imputati sono stati riconosciuti colpevoli anche di lesioni ai danni della moglie di Costantin, picchiata anche lei con dei bastoni nell'agguato.

L'omicidio, come accertato dai numerosi testimoni sentiti al processo, fu preceduto da continui litigi e aggressioni reciproche fino alla rottura di uno specchietto da parte di Pinau all'auto di Vasile Vladut Lupascu.  Gli imputati dovranno pure risarcire la vedova e i figli di Constantin Pinau che si sono costituiti parte civile con l'assistenza degli avvocati Vito Cangemi, Francesco Scopelliti e Giovanni Salvaggio.

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