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Sabato, 27 Aprile 2024
Monza / Monza e della Brianza

Tangenti, la prescrizione salva Penati e il Pd milanese

Il caso Falck-Marelli si chiude con la prescrizione dell'imputato centrale Filippo Penati. Lui: "Ricorrerò in Cassazione, voglio essere processato". Ma poteva farlo già oggi presentandosi in aula

Il tribunale di Monza ha riconosciuto la prescrizione a Filippo Penati per le presunte tangenti per la riqualificazione delle aree Falck-Marelli. La settimana scorsa Penati aveva detto di voler opporsi alla prescrizione ricorrendo in Cassazione. Oggi però, quando il pm Walter Mapelli ha comunicato la decisione all'avvocato Matteo Calori, questi ha provato a contattare telefonicamente l'ex presidente della Provincia di Milano e, non trovandolo, è andato via, riservandosi di comunicare in futuro l'eventuale ricorso in Cassazione.

Penati è sotto processo insieme a Antonino Princiotta, l'allora segretario generale della Provincia di Milano. Entrambi avevano chiesto di essere giudicati con rito immediato (saltando l'udienza preliminare), mentre gli altri indagati in questa stessa inchiesta hanno scelto il rito ordinario e per sette di loro (più la società Codelfa come persona giuridica) il processo inizierà nel giugno prossimo.

PENATI - "Come annunciato, già nei prossimi giorni farò ricorso in Cassazione per annullare la sentenza di prescrizione voluta dai Pm per i fatti di 13 anni fa". Lo annuncia in una nota l'ex presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, dopo la decisione del Tribunale di Monza di dichiarare prescritto il reato di concussione contestato nei suoi confronti nell'ambito del processo sul cosiddetto 'Sistema Sesto'.

L'UDIENZA - Ma, come detto, già oggi Penati poteva rinunciare alla prescrizione semplicemente confermando in aula la sua volontà. Ma così non è stato.  "Vogliamo capire se Filippo Penati intenda o non intenda avvalersi della prescrizione" ha detto Letizia Brambilla, presidente della sezione del tribunale davanti alla quale si celebra il processo, rivolta a Matteo Calori, avvocato difensore di Penati.

Per consentire al legale di conferire telefonicamente con il suo assistito e dargli una seconda possibilità per presentarsi in aula e riferire circa la sua più volte dichiarata intenzione di opporsi alla prescrizione, il Giudice - come spiega l'Ansa - ha sospeso l'udienza, dando la disponibilità di rinviarla di qualche ora. Dopo una breve telefonata, però, l'avvocato Calori ha dichiarato: "Penati non c'è, non posso decidere io" per cui i giudici non hanno potuto fare altro che dichiarare la prescrizione per i reati di concussione.

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