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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Catania

Massacrato per un paio di ciabatte, il video shock: "Il risultato ce l'ho in faccia, ora voglio giustizia"

Cristian Tarantino, 23 anni, è stato brutalmente pestato in un parco divertimenti in provincia di Catania. Futili motivi che hanno scatenato un'inaspettata violenza. Il suo racconto

Calci, pugni, persino pietre per colpirlo. "Erano una decina, sono partiti per ucciderci. Ho cercato di difendere mio cugino, il risultato ce l'ho in faccia, ora voglio solamente giustizia. Ero andato all'acquapark per divertirmi, non stavo facendo niente di male. Ero tranquillo". Con un filo di voce e il viso tumefatto, Cristian Tarantino - 23enne di Bagheria, Palermo - racconta così il pestaggio subìto.

Ragazzo picchiato ad Etnaland "per un paio di ciabatte": il video

Siamo ad Etnaland, un parco divertimenti nei pressi di Belpasso, in provincia di Catania. Sono le 16.30 del pomeriggio di lunedì scorso. Il posto non è affollatissimo come nei weekend, anche se diverse persone si godono le attrazioni acquatiche della struttura anche a inizio settimana. L'aggressione, dopo un'accesa discussione, sarebbe scattata per un futile motivo, ovvero il presunto furto delle ciabatte appartenenti a un parente del ragazzo, suo cugino. Una decina di giovani - secondo il racconto di Cristian - lo hanno pestato dopo che il ragazzo aveva cercato di farsi ridare quelle ciabatte. Una violenza inaudita. I ragazzi, tutti più o meno della sua stessa età, lo avrebbero accerchiato e picchiato, procurandogli la rottura del naso, dello zigomo, diverse tumefazioni al viso e problemi alla mandibola.

Qui sotto, il video in cui Cristian Tarantino racconta il pestaggio (video Today.it).

"Ora è ancora ricoverato al Policlinico di Palermo - ci racconta il papà Tony al telefono -. Domani deve essere operato al setto nasale". La vicenda ha sollevato un'ondata di indignazione sui social, dopo che il padre di Cristian ha denunciato tutto in un post su Facebook, lamentando il fatto che tutto è avvenuto "senza che nessuno intervenisse, solo alcune donne. Insomma, una vergogna totale". Sul caso indagano i carabinieri di Paternò. La direzione del parco divertimenti avrebbe consegnato alle forze dell'ordine alcune immagini del sistema di sorveglianza della struttura.


 

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