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Domenica, 28 Aprile 2024
Il racconto choc / Roma

Rapinato in casa da falsi poliziotti: "Così ci hanno sequestrato e rubato 50 mila euro"

Nel mirino un uomo e la moglie: "Hanno detto che dovevano fare una perquisizione, poi ci hanno legato..."

"Ho letto la notizia dell'imprenditore sequestrato e rapinato a Cecchina su RomaToday, io ho subito la stessa cosa". Così è iniziato il racconto di Luca, nome di fantasia di un imprenditore di 45 anni. Anche lui è stato sequestrato e rapinato in casa da una banda di ladri che si sono finti appartenenti alle forze dell'ordine, falsi poliziotti nel suo caso: "Mi hanno detto che stavano facendo una perquisizione per cercare della droga in casa. Mi sembrava una assurdità, eppure le divise e i distintivi erano veri. Invece erano ladri e mi hanno rubato 50mila euro". 

Le bande specializzate in questo tipo di colpi si muovono con una professionalità tale da riuscire a ingannare chiunque. Luca, che lavora nel campo della rivendita delle auto, è riuscito a contattare anche l'imprenditore di Cecchina e i punti in comune tra le due rapine sono diversi: "Ci siamo sentiti. Siamo entrambi ancora sotto choc, ma vogliamo giustizia. A me e mia moglie hanno rubato orologi, gioielli, soldi e carte di credito".

"Sembravano poliziotti veri"

Il 45enne vive ad Ardea con la moglie. Era con lei quando la banda ha fatto irruzione. "Era il 20 gennaio scorso, erano passate le 21 da poco. Stavamo vedendo la televisione in pigiama quando sono uscito per fumare una sigaretta e ho visto delle persone nella mia proprietà. Erano in cinque, una con il volto scoperto e altri no".

Quando Luca, spaventato, ha chiesto cosa volessero, la risposta non è tardata ad arrivare: "Stiamo facendo una operazione anti droga", la stessa scusa che la banda di finti carabinieri - in quel caso - disse all'imprenditore di Cecchina il 4 marzo scorso.

Come detto, i punti in comune tra i due fatti sono diversi, seppur tra le due violente rapine siano passate settimane. "Sembravano proprio poliziotti veri", dice Luca ricordando quanto lui e sua moglie hanno subito. Una volta entrati in casa, però, la situazione cambia e quelli che sembravano agenti diventano violenti. Luca e la moglie vengono legati con delle fascette di plastica ai polsi: "Ho chiesto più volte di chiamare il mio avvocato, ma loro mi dicevano che sarebbe arrivato l'ispettore capo e avrei dovuto parlare con lui". 

L'imprenditore di Ardea, convinto ancora che fossero poliziotti e che davvero dovevano fare una perquisizione, collabora con le (false) indagini. "Quei momenti sono concitati, scioccanti. Mi hanno tagliato le fascette e ho aperto la cassaforte. Loro hanno messo tutto in una busta di carta dicendomi che poi saremmo andati tutti in caserma per fare il verbale di sequestro". A quel punto, con la scusa che era arrivato al cancello l'ispettore, due falsi poliziotti rimettono le fascette ai polsi di Luca e la moglie e li chiudono a chiave in camera da letto: "Ci dicevano che saremmo andati in commissariato". 

Colpo da 50 mila euro

Dopo aver aspettato qualche minuto, però, il fantomatico ispettore non arriva e così la sensazione di essere stati sequestrati e rapinati da falsi agenti diventa realtà: "Allargando i polsi sono riuscito a slegarmi, poi ho liberato mia moglie e ho chiesto aiuto". La banda di ladri riesce a scappare senza troppe difficoltà. Il bottino è ingente, oltre 50 mila euro. 

"Hanno rubato tre orologi di lusso, gioielli, la fede nuziale di mia moglie, quattro sue borse, carte di credito, un iPhone e soldi. Un danno grande. Fortunatamente non ci hanno picchiato". Luca si è rivolto all'avvocato Mario Murano, vuole giustizia. Insieme a lui sono andati dai carabinieri a denunciare la rapina e il sequestro di persona: "Erano alti, italiani. Avevano l'accento pugliese. Né io e mia moglie abbiamo mai ricevuto minacce. Ci sono sembrati preparati, professionisti".

I precedenti

Ladri che hanno agito a colpo sicuro dunque, come successo a inizio mese ai Castelli Romani. Ma in questo 2024 sono diverse le rapine con simili modalità. A gennaio scorso, nei pressi di Colle Parnaso, al Laurentino, finti poliziotti - anche in quel caso - hanno assaltato una villa, saccheggiandola, legando e sequestrando il proprietario.

E ancora, di recente, all'Infernetto una banda di finti poliziotti ha intimato l'alt a un uomo al volante della sua auto per poi rapinarlo. Che il gruppo sia sempre lo stesso è presto per dirlo. Chi indaga non lo esclude. 

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