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Sabato, 27 Aprile 2024
nuova condanna

Riconosce il suo stupratore sui giornali: aveva abusato di lei in ascensore

L'uomo aveva da poco finito di scontare la pena a sette anni per lo stupro di una tassista romana avvenuto nel 2015

Aveva aggredito e molestato sessualmente una ragazza di 17 anni all'interno di un ascensore di Roma. I giudici della prima sezione penale di piazzale Clodio oggi 14 novembre hanno condannato a due anni e 10 mesi Simone Borgese, che ha da poco finito di scontare la pena a sette anni per lo stupro di una tassista romana avvenuto nel 2015. 

L'abuso ai danni della ragazza, all'epoca minore, risale a pochi mesi prima, giugno del 2014. L'uomo, all'epoca dei fatti trentenne, seguì la 17enne in un androne di un palazzo e abusò di lei in ascensore. La giovane inizialmente aveva denunciato la violenza subita senza però riuscire a fornire elementi utili agli inquirenti per poter identificare l'uomo.

Poi però quando Borgese venne arrestato dopo lo stupro della tassista avvenuto nel maggio 2015, riconobbe Borgese dalle foto pubblicate sui giornali dopo lo stupro della tassista avvenuto nel maggio del 2015. Per quest'ultima vicenda Borgese venne condannato a 7 anni di carcere in appello. Dopo avere scontato la pena è tornato libero nel giugno scorso.

La ragazza vittima dell'aggressione, è stata assistita dai legali della associazione 'Differenza Donna'. Con la condanna il giudice ha disposto anche un risarcimento di 8mila euro

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