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Lunedì, 29 Aprile 2024
La perizia / Reggio Emilia

Saman uccisa e sepolta: scavata per 6 volte la fossa diventata la sua tomba

È quanto si deduce dalla perizia medico-legale che ricostruisce le fasi della morte della ragazza. Sul caso è in corso il processo a carico di cinque familiari, accusati di averla uccisa perché si era opposta a un matrimonio forzato in Pakistan

La fossa in cui la giovane Saman Abbas è rimasta sepolta nella campagna emiliana per oltre un anno e mezzo, dopo essere stata uccisa, è stata scavata per sei volte per "costruire" la sua tomba. È quanto si deduce dalla perizia medico-legale che ricostruisce le fasi della sua morte, di cui è prevista la discussione nell'udienza di oggi nel processo a carico di cinque familiari della ragazza di 18 anni, accusati di averla uccisa perché si era opposta a un matrimonio forzato in Pakistan. "Il fatto che il terreno sia ben stratificato determina che questa parte del riempimento si sia in realtà costituita da una serie di sei eventi che si sono susseguiti nel tempo e che non possono assolutamente essersi depositati in un unico momento", si legge nel testo di 500 pagine che si sofferma sull'analisi del luogo dove, il 18 novembre del 2022, sono stati trovati i resti di Saman.

La 18enne scomparve da Novellara, in provincia di Reggio Emilia, la notte tra il 30 aprile e l'1 maggio 2021: fu uccisa quella notte e il suo corpo venne occultato nella terra nuda in un casolare abbandonato a poche centinaia di metri dalla casa degli Abbas.

Secondo il medico legale Cristina Cattaneo, l'archeologo forense Dominic Salsarola, il genetista forense Roberto Giuffrida e l'anatomopatologo Biagio Eugenio Leone, lo scavo sarebbe stato "approfondito tramite l'impiego di soli badili introdotti nei depositi indisturbati e con un piede, sulla parte superiore della lama della pala spinta in profondità". Gli esperti ritengono che in base alla "comparazione tra i calchi acquisiti sul luogo e le pale sequestrate dalla polizia giudiziaria in data 12 dicembre 2022, gli attrezzi maggiormente compatibili con entrambe le impressioni documentate provengono dall'abitazione di tre dei cinque imputati in via per Novellara, nel comune di Campagnola Emilia". Un elemento, questo, che la procura utilizzerà per chiedere la condanna degli imputati, tra cui il padre Shabbar Abbas, di recente estradato.

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