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Lunedì, 29 Aprile 2024
Le indagini

Scontro tra treni, l'ad di Rfi era a bordo del Frecciarossa. C'è un indagato

Tanti gli elementi da chiarire rispetto all'incidente ferroviario avvenuto tra Faenza e Forlì. Coinvolto un nucleo di esperti della Polfer e a breve la nomina di un consulente specializzato

Sono molti i punti da chiarire sull'incidente ferroviario avvenuto lungo la linea Adriatica tra Forlì e Faenza, nel quale sono rimasti coinvolti il Frecciarossa 8828 Lecce-Venezia e il Regionale Tper "Rock" 1742 Pesaro-Bologna. Come confermato da Rfi, era presente anche l'amministratore delegato di Rfi, Gianpiero Strisciuglio, a bordo del Frecciarossa che domenica sera ha urtato il treno regionale nei pressi di via Corleto, in territorio faentino, a poche centinaia di metri dal confine forlivese. Tuttavia Strisciuglio non avrebbe palesato a Trenitalia la sua presenza a bordo. Nel frattempo sull'incidente è stato aperto un fascicolo da parte del sostituto procuratore di Ravenna Silvia Ziniti. L'ipotesi di reato è quella di disastro ferroviario colposo. Inoltre, come riporta la stampa nazionale, nel registro degli indagati sarebbe già stato inserito un nome, con tutta probabilità un membro del personale in servizio.

Trenitalia "smentisce che la Sala Operativa Centrale abbia fatto pressione sul macchinista per compiere attività non conformi ai regolamenti o per velocizzare le operazioni, in quanto a bordo del treno viaggiava l’Ad di RFI Gianpiero Strisciuglio". Trenitalia e Rfi smentiscono in maniera categorica che Strisciuglio sia intervenuto sulle procedure che il macchinista avrebbe applicato nella circostanza. Sull'incidente intanto è stata nominata una commissione interna per accertare la dinamica dell’accaduto.

La dinamica dell'incidente e le indagini

Tutta da chiarire la dinamica dell'incidente. Secondo i primi elementi forniti da Trenitalia, tutto sarebbe avvenuto intorno alle 19.40: "Il Frecciarossa che precedeva il treno Regionale è retrocesso per inerzia a bassa velocità in relazione alla pendenza della tratta e, nel retrocedere, ha urtato il Regionale che era regolarmente fermo al segnale rosso. Sulle cause della retrocessione sono in corso approfondimenti", ha detto Trenitalia. In fase di accertamento da parte degli investigatori non c'è però solo la manovra che ha portato al tamponamento, si ragiona anche a monte per capire cosa ha portato alla presenza 'ravvicinata' dei due convogli sulla tratta. Una volta stabilito, insomma, perché il Frecciarossa e il Regionale fossero entrambi fermi a poca distanza l'uno dall'altro, si andrà a chiarire cosa abbia portato all'arretramento del Frecciarossa.

Gli esperti dovranno capire se il Frecciarossa si trovasse effettivamente in un tratto in "pendenza", come riferito da Trenitalia. I treni, nel frattempo sono stati messi sotto sequestro per vagliare anche la possibilità di un guasto su uno dei due mezzi. Dopo le prime indagini sul posto compiute dalla Polizia Ferroviaria di Bologna e Faenza e della Squadra Mobile di Ravenna, è stato chiamato in causa anche un nucleo della Polfer specializzato in incidenti ferroviari a livello nazionale. La Procura poi procederà alla nomina di un consulente specializzato per ulteriori rilievi e controlli. Non si mancherà infine di mettere al vaglio le testimonianze dei macchinisti e dei passeggeri coinvolti nell'incidente, alcuni dei quali sono già stati sentiti immediatamente dopo i fatti di domenica.

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