rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
TERREMOTO L'AQUILA / L'Aquila

Terremoto L'Aquila: "Le scosse non erano affatto imprevedibili"

Lo dice il giudice della città abruzzese, Giuseppe Grieco, nelle motivazioni depositate oggi per le sentenze di condanna nei confronti dei quattro tecnici che si occuparono del restauro della Casa dello Studente

L'AQUILA - Cento pagine di motivazioni per spiegare le condanne, in primo grado, a Bernardino Pace, Pietro Centofanti, Tancredi Rossicone e Pietro Sebastiani, i quattro tecnici autori nel 2000 dei lavori di restauro alla Casa dello studente di L'Aquila. La stessa struttura che nove anni dopo crollava sotto il tragico terremoto del 6 aprile e provocava la morte di otto ragazzi. Terremoto che, spiega il giudice della città abruzzese Giuseppe Grieco, "non era affatto imprevedibile". 

I tecnici, condannati il 16 febbraio scorso a pene fra i quattro anni e i due anni e sei mesi, sono ritenuti responsabili di avere ulteriormente indebolito il palazzo che già nel 2000 presentava vizi costruttivi. "I tecnici hanno colpevolmente e reiteratamente ignorato tutte le prescrizioni", spiegano le motivazioni.

Per quanto attiene invece al tecnico dell'Azienda per il diritto allo studio che gestisce l'immobile, Pietro Sebastiani, condannato a due anni e mezzo, il giudice ha rilevato che lo stesso "non ha provveduto a fare il collaudo statico dell'immobile". Per tutti gli imputati, comunque, l'accusa è di omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Terremoto L'Aquila: "Le scosse non erano affatto imprevedibili"

Today è in caricamento