Giovane mamma uccisa e nascosta in un sacco: l'ex marito condannato all'ergastolo
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna per l'omicidio di Souad Alloumi, scomparsa nel 2018 a Brescia. Il suo corpo non è stato mai trovato
Ora la condanna è definitiva: carcere a vita per Abdelmjid El Biti, ritenuto colpevole, anche in terzo grado di giudizio, dell'omicidio dell'ex moglie Souad Alloumi, madre di due bambini, morta a soli 29 anni. La donna è scomparsa nel 2018 a Brescia e il suo corpo non è mai stato ritrovato. Ora la Corte di Cassazione ha confermato la sentenza già deliberata nei primi due gradi di giudizio: ergastolo. Anche per i giudici dunque non ci sono dubbi sull'autore del delitto.
La donna sarebbe stata uccisa nella notte tra il 3 e il 4 giugno del 2018: a incastrare l'ex marito ci sarebbero i video delle telecamere di videosorveglianza di un bar al piano terra della palazzina dove viveva la donna, in via Milano a Brescia, che avrebbero inquadrato l'uomo oggi 53enne mentre trascinava un pesante sacco nero dell'immondizia dalle scale di casa. In quel sacco, prima per gli inquirenti e poi anche per l'accusa e infine per i giudici, ci sarebbe stato il corpo senza vita di Souad Alloumi. Secondo l'accusa, la donna fu strangolata davanti ai figli e fatta sparire nel grosso sacco che il marito trascinava sotto l'occhio delle telecamere quella notte.
Come detto, il corpo non è mai stato ritrovato: portato chissà dove, e chissà dove sepolto dall'ex marito che però si è sempre dichiarato innocente. Nei giorni del delitto i due si erano già lasciati. Ma Abdelmjid El Biti questo non l'avrebbe mai accettato, fino al culmine di una violenza ingiustificata. L'omicidio si sarebbe perpetrato nella casa in cui in quel momento c'erano anche i loro due figli, allora di 3 e 9 anni. La mattina seguente sarebbe stata la bambina più grande a chiamare aiuto, perché della sua mamma non c'era più traccia. La bimba andò dai vicini di casa consegnando il numero di telefono del padre che abitava in un altro comune. Una tragedia nella tragedia.
La difesa di El Biti è sempre stata quella d'allontanamento volontario da parte della donna, che avrebbe abbandonato così i figli piccoli a casa. L'uomo ha sempre negato di essere il responsabile dell'omicidio, ma è stato condannato all'ergastolo in tutti e tre i gradi di giudizio.
