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Martedì, 30 Aprile 2024
Stamina

Stamina, l'urlo di pazienti e famigliari: "E' in atto un complotto"

Nell'occhio del ciclone il ministero della Salute "che tiene nascosta la verità" e i giornalisti "che riportano notizie false". Il neurologo Villanova: "La scienza sia aperta"

"Assassini". Nel mirino dei famigliari e dei pazienti in cura con il metodo Stamina ci sono i giornalisti. L'attacco è frontale e per tutta la durata della conferenza stampa che si è tenuta a Roma nessuno è stato risparmiato. L'accusa è chiara e diretta. Ai responsabili del ministero di "tenere nascosta la verità". Ai giornalisti "di riportare notizie false".

E poco importa a chi si è affidato alle cura di Davide Vannoni se i risultati delle 36 schede di sintesi delle cartelle cliniche elaborate dagli Spedali Civili di Brescia parlano di "nessun miglioramento".

"Siamo sicuri di essere dalla parte della verità" e per questo "inizieremo le querele nei confronti dei giornalisti che scrivono cose false", ha avvertito Felice Massaro, nonno di Federico, bimbo in cura con il metodo Stamina nella struttura lombarda. Quindi l'invito al pm di Torino, Raffaele Guariniello, che sta indagando sul metodo Stamina "a indagare anche sulla fuga di notizie per quanto riguarda i dati contenuti nelle cartelle cliniche". 

ANDOLINA - "È un problema di criminalità organizzata, un gruppo di persone a livello molto alto ha deciso di consigliare così la ministra". Questa la dura dichiarazione rilasciata all'Ansa dal vicepresidente di Stamina Foundation, Marino Andolina: "Esiste un complotto mirante a negare anche l'evidenza pur di bloccare sia le terapie compassionevoli a Brescia che la sperimentazione votata dal Parlamento". 

IL PARERE DEL NEUROLOGO - "La scienza deve essere aperta. Se c'è un minimo di speranza, investiamo e andiamo a guardare cosa succede davvero con il trattamento Stamina. Mettiamoci intorno a un tavolo e dialoghiamo". È questa la richiesta di Marcello Villanova, neurologo all'ospedale Nigrisoli di Bologna, intervenuto oggi a Roma alla conferenza stampa convocata dai genitori dei bimbi in cura con il metodo Stamina a Brescia. Il neurologo, che segue alcuni bambini come Sebastian e Celeste, ha mostrato immagini video sui miglioramenti dei piccoli e ha spiegato che come medico è convinto della necessità di approfondire questa metodologia, mentre è sbagliato chiudersi con pregiudizi sulla questione Stamina. "Ci sono bambini e genitori che hanno bisogno d'aiuto. Non si può ignorare tutto questo".

SOFIA - Non è alla conferenza stampa di Roma ma a Firenze la piccola Sofia, la bambina simbolo del metodo Stamina. Sofia ha contratto una bronchite che l'ha costretta al ricovero la Meyer ma "sta bene, la sua è stata una ripresa-lampo: è bastato un antibiotico generico ed ora respira regolarmente e non ha febbre. Paradossalmente il nostro non essere alla conferenza stampa di Roma con gli altri genitori, ma qui con lei in ospedale, è una ulteriore testimonianza che Sofia reagisce alle cure come un qualsiasi altro bimbo. Il suo recupero non è una convinzione di genitori visionari ma sarà leggibile nero su bianco sui certificati di dimissione dall'ospedale firmati dai medici: quando è arrivata ieri sera al Meyer avevano pensato di mandarla in terapia intensiva, stamani sta bene".

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