rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
la svolta / Stati Uniti d'America

Studente italiano morto a New York: "Non ci sarà un'inchiesta penale"

La chiusura del caso penale, avvenuta la settimana scorsa, renderà la battaglia legale dei genitori più difficile

La procura distrettuale della contea di Westchester, New York, non incriminerà nessuno per il decesso dello studente italiano di 18 anni, Claudio Mandia, morto suicida il 17 febbraio scorso in una scuola privata internazionale, la Ef Academy, di Thornwood, a nord di New York. "Non ci sono gli estremi per procedere penalmente", ha annunciato il capo della polizia di Mt. Pleasant, Paul Oliva.

La scuola ha sempre sostenuto che il ragazzo era stato espulso tre giorni prima per "academic reasons", riferimento al fatto che lo studente aveva copiato da un compagno durante un test scritto. Claudio, 18enne di Battipaglia, in provincia di Salerno, ha raccontato la famiglia, era stato messo in isolamento nella propria stanza in attesa dell'arrivo dei genitori, che avevano programmato di raggiungerlo a New York per festeggiare il suo diciottesimo compleanno.

All'arrivo all'aeroporto Jfk, il padre e la madre erano stati informati della morte del figlio. Secondo i legali della famiglia il ragazzo era stato sottoposto a una punizione sproporzionata, come l'isolamento nella stanza e il divieto di uscire anche solo per mangiare, una condizione che aveva finito per aggravare il suo stato di frustrazione per il fatto di essere stato espulso. Segnali di un possibile tentativo di suicidio sarebbero stati notati nei giorni precedenti la morte.

I compagni avrebbero segnalato la cosa alla direzione scolastica, ma nessuno si sarebbe attivato per affrontare il problema. All'inizio di novembre la famiglia del ragazzo ha fatto causa alla scuola. I genitori sono stati informati della decisione della procura in un incontro la scorsa settimana con il District Attorney a cui sono stati accompagnati dall'avvocato George Bochetto e dal Console Generale a New York Fabrizio Di Michele. I Mandia hanno riferito quanto è stato loro spiegato: "In Italia sarebbe stato omicidio colposo o istigazione al suicidio, ma la legge a New York è diversa. L'isolamento non è sufficiente. Il reato di negligenza criminale esiste solo se emerge il dolo. Sarebbe servita da parte della scuola la volontà di promuovere il suicidio, in pratica di ammazzare nostro figlio". La chiusura del caso penale, avvenuta la settimana scorsa, renderà la battaglia legale dei genitori più difficile.

Mauro e Elisabetta Mandia, i genitori di Claudio, se l'aspettavano: "Fin dall'inizio - hanno spiegato all'ANSA - il nostro avvocato ci aveva detto che l'ipotesi penale era remotissima". Dispiaciuti ma determinati a procedere civilmente contro l'istituto, i genitori di Claudio tengono a far capire che la decisione "non esonera assolutamente la scuola e che sarà il processo civile ad andare a fondo". In questo sono stati incoraggiati dalla stessa procura, "nell'auspicio che la causa civile possa portare a un cambiamento".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Studente italiano morto a New York: "Non ci sarà un'inchiesta penale"

Today è in caricamento