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Domenica, 28 Aprile 2024
Il caso

Perché Tiziana Cantone non è stata uccisa, secondo i giudici

Il caso è chiuso: per i magistrati non è stato omicidio. La 31enne di Mugnano, in provincia di Napoli, era stata trovata morta il 13 settembre 2016 dopo la diffusione di un suo video intimo girato con l'ex fidanzato. La mamma: "Amareggiata e delusa"

Il caso è chiuso, almeno dal punto di vista giudiziario. La procura di Napoli ha deciso di archiviare l'ultimo filone d'inchiesta relativo al possibile omicidio di Tiziana Cantone, la 31enne di Mugnano (Napoli) trovata impiccata il 13 settembre 2016 dopo la diffusione senza il suo consenso di un video hot, diventato virale in rete, girato con l'ex fidanzato. Il pubblico ministero Giovanni Corona ha effettuato nuove indagini negli ultimi mesi: indagini che non hanno tuttavia fatto emergere elementi sufficienti ad ipotizzare che non sia stata la stessa Cantone a togliersi la vita.

Anche dalla riesumazione del cadavere non sono arrivate tracce utili, così come neanche dai cellulari sequestrati e sbloccati dopo mesi. Per i magistrati ormai non ci sono dubbi: Tiziana Cantone, come sospettato anche nelle prime fasi delle indagini, si è suicidata. "Non ci sono spiegazioni alternative a quella originaria", sostiene il pm che ha formulato la richiesta di archiviazione, poi accolta dal giudice Raffaele Coppola. Dopo quello per istigazione al suicidio, la procura del capoluogo campano ha archiviato anche quello aperto a maggio 2021 con l'accusa di omicidio contro ignoti. 

Maria Teresa Giglio, mamma di Tiziana, non ha mai creduto all'ipotesi del suicidio. "Ho sempre pensato che mia figlia quanto meno fosse stata istigata al suicidio. Eppure, penso non si sia mai andato a fondo su questa vicenda: come è possibile che dopo tanti anni ancora non vi sia nessun colpevole?", ha ripetuto in più occasioni. Oggi si è detta "amareggiata e delusa" ai microfoni del Tgr Campania: "Non me lo aspettavo proprio. Sto per sentirmi male, questa è l'ennesima occasione per mancare di rispetto a una ragazza che non aveva fatto male a nessuno e che, invece, aveva subìto tutto il male di questo mondo", ha commentato. 

La morte di Tiziana Cantone e le indagini fino a oggi

Siamo nel 2016 quando Tiziana Cantone si accorge che alcuni suoi video privati sono stati diffusi su alcuni siti porno. La donna finisce al centro di una gogna mediatica ed entra in una spirale negativa: non può più uscire di casa, prova a cambiare città, cerca ogni strada possibile per liberarsi dall'incubo, fino a quando decide di sporgere denuncia. L'esposto tuttavia non sortisce alcun effetto, dal momento che video e immagini private continuano a riprodursi sui siti, alimentando una montagna di fango diventata insostenibile.

È il 13 settembre del 2016 quando Tiziana viene trovata morta, impiccata con un foulard al collo nella cantina della casa della zia. Da allora vengono avviati vari filoni investigativi che non riescono, però, a indicare il nome del responsabile della diffusione dolosa dei video. Viene anche riesumato il suo corpo, per cercare di determinare le cause del decesso e tentare di discernere se si trattasse di un suicidio o di un omicidio. Ma gli esiti non portano ad alcuna traccia di eventuali strangolamenti. Oggi per la giustizia il caso è chiuso: si è suicidata.

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