rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
La truffa

Servizi a pagamento sul cellulare: maxi sequestro da 322 milioni, coinvolta anche Tim

Le società - tra cui Tim, che non risulta però indagata - avrebbero sottratto credito telefonico per servizi a premium mai sottoscritti dagli utenti. "Bastava visitare una pagina web per ritrovarsi abbonati"

Avrebbero beneficiato del credito telefonico sottratto agli utenti per giochi, suonerie, meteo, oroscopo e gossip: tutti servizi premium mai sottoscritti dagli utenti. L'indagine della procura di Milano ha portato al sequestro complessivo di quasi 322 milioni di euro a diverse società, tra cui Tim. A quest'ultima, che non risulta però indagata, la guardia di finanza ha sono stati congelati 250 milioni 

A quanto si apprende, risulterebbero coinvolte altre cinque società produttrici di contenuti con sede a Roma, Torino, Milano e Madrid. In tutto risultano 23 gli indagati sui cosiddetti "ricavi tossici". L'ipotesi del pubblico ministero Francesco Cajani (già titolare di un'indagine simile che vedeva al centro Wind) è che il credito telefonico venisse sottratto indebitamente tramite servizi a valore aggiunto non richiesti: un business da "svariati milioni di euro", scrive la procura di Milano in una nota.

Le società coinvolte

Il sequestro preventivo, emesso dal gip Patrizia Nobile, riguarda la cifra ritenuta "profitto del reato di frode informatica" commessa tramite le attivazioni illecite di servizi premium nei confronti degli utenti Tim che "si sono visti addebitare, per il periodo 2017/2020, importi non dovuti per attivazioni indebite dei servizi a valore aggiunto".

Le indagini hanno fatto emergere - scrive la procura - "come fosse sufficiente visitare una pagina web o consultare un'app con il proprio cellulare, talvolta con l'inganno di fraudolenti banner pubblicitari e, senza far nulla, per ritrovarsi istantaneamente abbonati a servizi che prevedono il pagamento di un canone settimanale o mensile".

Un business milionario che, secondo gli inquirenti, ha tratto un "ulteriore profitto" anche dalle attivazioni dei servizi aggiuntivi sulle connessioni mobili usate tra macchine per lo scambio di dati, le cosiddette "machine to machine", ad esempio gli impianti di allarme o di domotica.

Il provvedimento di sequestro preventivo eseguito riguarda in particolare: Tim spa (248,9 milioni di euro congelati), 8,6 milioni nei confronti della spa Engineering Ingegneria Informatica; 7,9 milioni a Reply spa, 1,12 milioni nei confronti della società Bordebuzz, 1,43 milioni alla società Digirain; 10.000 euro nei confronti di Federico Marchetto, all'epoca dei fatti dipendente Tim aggregato e 53,9 milioni nei confronti del Csp spagnolo Telecoming.

Come chiarito dalla procura, le indagini hanno preso il via da una precedente inchiesta che aveva portato alla luce un "analogo sistema di frode dell'operatore telefonico WindTre con il coinvolgimento di alcune società Csp/Hub tecnologici". Dopo la prima fase delle indagini era stato già eseguito il sequestro preventivo di oltre 23 milioni di euro a carico di WindTre.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Servizi a pagamento sul cellulare: maxi sequestro da 322 milioni, coinvolta anche Tim

Today è in caricamento