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Venerdì, 26 Aprile 2024
Omicidio Yara

Yara, la Corte dice "no" a Bossetti: respinta la richiesta di una nuova perizia sul Dna

Tegola per la difesa: giudicati "superflui" i nuovi esami sul materiale genetico. La sentenza è attesa dopo il 10 giugno

I giudici della Corte d'Assise di Bergamo hanno respinto le richieste di perizie sul Dna e sull'allineamento delle telecamere di sorveglianza chieste dai legali della difesa di Massimo Bossetti. 

La presidente della Corte d'Assise Antonella Bertoja ha spiegato che per la perizia di approfondimento sul Dna richiesta dalla difesa "non è decisivo ogni ulteriore accertamento". Riguardo la richiesta di perizia sull'allineamento delle telecamere di sorveglianza della zona dove per l'ultima volta è stata vista Yara, Bertoja ha parlato di "superfluità di una nuova perizia". 

E ancora "superfluo ogni ulteriore approfondimento" sulle fibre di tessuto; mentre in materia medico-legale ha sottolineato "l'impossibilità di acquisire ulteriori elementi" utili a definire con certezza tempi e modalità del decesso, per cui diventa "superfluo ogni ulteriore esame".  

Omicidio e misteri: il giallo di Yara Gambirasio

La Corte ha invece ammesso la richiesta integrativa di prova documentale presentata dal Pubblico ministero e dalla difesa di "tutte le lettere" del carteggio fra Massimo Bossetti e la detenuta Gina.

SENTENZA DOPO IL 10 GIUGNO -  La sentenza per il processo a carico di Massimo Bossetti, imputato per l'omicidio di Yara Gambirasio verrà pronunciata dopo il 10 giugno. Lo ha detto la presidente della Corte d'Assise di Bergamo Antonella Bertoja al termine dell'udienza di oggi. La Corte ha rinviato le udienze al prossimo 13 maggio, quando è prevista la requisitoria del Pubblico ministero. 
 

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