Garcia Marquez: l'omaggio di scrittori e Istituzioni
Sono tantissimi a rendere omaggio in queste ore allo scrittore scomparso, tra questi molti colleghi latino-americani e presidenti di ogni nazione. Obama: "Era uno dei miei preferiti"
Un pensiero, un ricordo, uno stralcio dei suoi libri più famosi, sono tantissimi a rendere omaggio in queste ore a Gabriel Garcia Marquez e in tanti modi. Presidenti, scrittori e celebrità vogliono ricordare il premio Nobel per la letteratura deceduto ieri a Città del Messico all'età di 87 anni.
Annunciando la notizia della morte, il presidente colombiano Juan Manuel Santos ha scritto su Twitter: "Cent'anni di solitudine e di tristezza per la morte del più grande colombiano di tutti i tempi". Immediato è giunto anche il commento del presidente degli Stati Uniti Barack Obama: "Ho avuto il privilegio di incontrarlo una volta in Messico, dove mi ha offerto una copia autografata del libro, che conservo ancora oggi - ha ricordato Obama - Con la morte di Garcia Marquez il mondo ha perso uno dei più grandi scrittori visionari. Era uno dei miei preferiti da quando ero giovane".
Il presidente messicano Enrique Pena Nieto ha sottolineato da parte sua che Garcia Marquez "con la sua opera ha reso universale il realismo magico latino-americano, marcando la cultura del nostro tempo". Per il capo di Stato dell'Ecuador, Rafael Correa, "avremo anni di solitudine, ma resteranno i suoi libri e il suo amore per la Grande Patria", l'America latina. Per la presidente brasiliana Dilma Rousseff, "i suoi personaggi unici e la sua esuberante America latina resteranno nella memoria di milioni di lettori".
A rendere omaggio al grande scrittore, anche alcuni colleghi latino-americani. Il peruviano Mario Vargas Llosa, altro premio Nobel per la Letteratura, ha assicurato che "i suoi romanzi sopravviveranno e continueranno a conquistare lettori ovunque". Il brasiliano Paulo Coelho ha ricordato che Garcia Marquez "ha infranto il muro tra la realtà e la fantasia, aprendo la strada a tutte le generazioni di scrittori sudamericani".
La cilena Isabelle Allende ha sottolineato, da parte sua, che Garcia Marquez "è stato la voce che ha raccontato al mondo chi siamo. La sola consolazione - ha aggiunto - è che la sua opera è immortale".
