'Dieta zero': così si perdono due chili prima delle feste
Per perdere peso prima delle abbuffate natalizie, questo regime alimentare che elimina carboidrati e zuccheri per qualche giorno può essere una soluzione, da prendere sempre con le dovute precauzioni considerandone la drasticità
Le abbuffate natalizie incombono e nonostante i buoni propositi e le promesse di non esagerare con dosi massicce di panettoni e capitoni, puntualmente, inesorabilmente, si cede alle tentazioni e dal 24 dicembre in poi, l'ago della bilancia segna la misura di quegli eccessi.
Tra le svariate soluzioni che arginano il problema, quella di tagliare le calorie in netto anticipo su cenoni e prazetti infiniti è presa in considerazione dai più avveduti che, tra i tanti regimi alimentari, possono contare sulla 'dieta zero', drastica nell'eliminare già nella prima settimana un bel po' di peso.
Conosciuta anche come 'chetogenica', perché senza l’assunzione di zuccheri e carboidrati l'organismo consuma le riserve di grasso in eccesso per produrre energia, è una dieta veloce e proteica, almeno per quanto riguarda l’inizio, dato che poi si suddivide in tre fase differenti: la prima durante la quale avviene il dimagrimento più importante e si perdono fino a due chili a settimana, la seconda che reintroduce alcuni alimenti vietati nella prima fase e aumenta le porzioni dei pasti, la terza, di mantenimento, che reinerisce anche i carboidrati in piccole dosi.
Tuttavia, come tutte le diete drastiche e veloci, ha i suoi lati negativi se si considera che l’assunzione elevata di proteine potrebbe sovraccaricare l’attività di fegato e reni e aumentare i rischi per la salute di chi soffre di diabete e insufficienze renali.
COME FUNZIONA - I carboidrati ad alto indice glicemico vanno limitati così come i grassi saturi che vanno del tutto eliminati, specialmente nella prima fase. I cibi che non potranno essere assunti durante la dieta sono quindi i dolci industriali e i superalcolici, ma anche gli insaccati e i formaggi grassi che andranno consumati solo in piccole quantità. Da limitare anche pasta, pane e riso, così come il latte e gli yogurt. Gli alimenti che non prevedono restrizioni sono invece le verdure, gli ortaggi (ad eccezione di carote e patate) e la frutta, tranne uva e banane. Anche la carne bianca e il pesce possono essere considerati alimenti principali, mentre per lo spuntino si devono prediligere noci, mandorle e nocciole.
