Mamme a 13 anni: "È difficile, non abbiamo più tempo di giocare"

Diventare madri quando si è ancora figlie, quando il bisogno di senirsi abbracciate, accarezzate, curate è una condizione dello spirito più che una necessità fisiologica, è un paradosso possibile se la realtà ne ignora l'importanza. 

E succede. Come aspetto normale di un contesto sociale tanto lontano dal nostro, succede che ogni anno sono circa 2milioni le bambine che partoriscono prima di compiere i 15 anni, 5.500 al giorno, con alti tassi in America Latina e nei Caraibi. 

A dirlo è Plan International, autorevole organizzazione non governativa indipendente, che, quale 'Gold Sponsor' di 'Women Deliver' - la più grande conferenza sui diritti delle bambine degli ultimi dieci anni, ora in corso a Copenhagen - ha presentato l'agghiacciante report e mostrato la faccia scomoda di un'infanzia negata. 

D di Repubblica ha riportato 6 storie di bambine madri che tristemente rappresentano la condizione di tantissime coetanee nel mondo. Sono tra le più 'fortunate' Ana, Lumilene, Rabeya e le altre, perché protette dal programma 'Because I am a Girl' che in tre anni ha realizzato già 583 progetti per aiutare bambine madri, spose bambine e altre minori cui i diritti sono stati violati. 

Come Mulenga, 14 anni, che vive con sua figlia, i genitori e la seconda moglie di suo padre, oltre a 10 fratellastri, in un villaggio dello Zambia. “È difficile essere madre, non ho più tempo per giocare. Devo stare a casa a occuparmi di lei e cambiare pannolini. Prima ero io la bambina, mi piaceva giocare a football” dice la mamma-bambina che andava a scuola e voleva diventare dottore quando ha scoperto che era incinta e il suo ragazzo ha detto di non avere nessuna responsabilità.

“Sono rimasta incinta tre volte da quando avevo 13 anni" racconta, invece, Rabeya che di anni ne ha 16 anni e mostra il suo Kushum, l'unico figlio sopravvissuto. Ogni anno - si legge su D.it - circa 1 milione di bimbi nati da ragazze giovanissime muore prima di compiere il suo primo anno di età. Le bambine sotto i 15 anni sono fortemente soggette a complicazioni, fino alla morte, nel periodo che va dalla gravidanza al parto, e il rischio di mortalità materna nelle donne sotto i 15 anni nei paesi a basso e medio reddito è doppio rispetto a quello delle donne più grandi. 

Al summit danese partecipano esponenti delle agenzie delle Nazioni Unite, i leader dei governi e delle Organizzazioni della Società Civile, per discutere il piano di applicazione dei 17 Goal dello Sviluppo Sostenibile dettati dal Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, con particolare attenzione a tutti gli aspetti che riguardano la salute femminile, sia essa sessuale, riproduttiva o materna, nonché l’istruzione e l’uguaglianza di genere.