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Sabato, 27 Aprile 2024
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In Germania, i docenti si chiameranno 'professoresse': è la 'parità' dei sessi

La rettrice dell'università di Lipsia ha stabilito che tutti i professori dell'ateneo dovranno essere appellati con il titolo al femminile

In Germania cade anche il muro del sessismo e con lui si frantumano le barriere lessicali che separano maschi e femmine. L'annosa questione della parità dei generi trova una svolta radicale nell'ateneo di Lipsia e si risolve a favore del popolo rosa, poiché per la prima volta è il 'nome femminile' ad essere utilizzato per descrivere tutti, siano essi cromosomi X o Y.

In una delle più antiche e gloriose università del Paese, che tra i suoi studenti vanta anche Nietzsche (proprio lui che fu, tra le altre cose, anche autore del monito «non dimenticare la frusta!» quando si andava dalle donne), la rettrice Beate Schuecking ha approvato la rivoluzionaria proposta che impone l’uso del femminile “professoressa” per tutti i docenti, femmine e maschi.

Il titolo accademico da usare "su carte intestate, biglietti da visita, siti web" specifica la Repubblica -che ha ripreso una notizia pubblicata dall’edizione online del settimanale Spiegel-, sarà invariabilmente quello di “Professorin”, 'professoressa' appunto, anche se l’individuo designato è dotato degli attributi consoni ad un uomo, che fino a questo momento si fregiavano della qualifica di “Professor”.

Va bene lottare contro ogni forma di discriminazione, ma quanto mai potrà servire stravolgere il linguaggio di un'eternità per far capire che effettivamente gli uomini e le donne sono uguali?

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