Il liceo crea una nursery per Sofia, studentessa-madre: "Ora Edo segue le lezioni con me"

Con una mano prende appunti di italiano e matematica, con l'altra spinge il passeggino. È la vita di Sofia Baroni, studentessa-madre che frequenta l'ultimo anno del liceo artistico Nervi-Severini di Ravenna. Sofia ha 20 anni e otto mesi fa è diventata mamma del piccolo Edoardo. La ragazza abita insieme ai genitori e al suo compagno ad Alfonsine, a mezz'ora di macchina dalla scuola. Per questo, inizialmente, Sofia aveva preso una decisione difficile: lasciare la scuola.

"Era diventato troppo faticoso stare dietro a tutto e fare avanti e indietro tutti i giorni - racconta la giovane - Ho smesso di andare a scuola, ma ho subito ricevuto la chiamata di professori e del preside, che dolcemente mi ha detto "Ma cosa fai a casa? Alzati che bisogna tornare a scuola!". Inizialmente hanno attivato appositamente per me la dad (didattica a distanza, ndr), ma era comunque molto difficile fare tutto: un bambino nei primi mesi ha tante esigenze, in primis l'allattamento".

Così il dirigente scolastico, Gianluca Dradi, prende una decisione: perché non allestire una nursery all'interno della scuola? "Abbiamo visto che Sofia era in difficoltà e abbiamo trovato un modo per evitare che abbandonasse gli studi", spiega il preside del liceo. E così, in una stanza in disuso, è stata allestita una cameretta tutta per Sofia ed Edoardo. Gli studenti hanno contribuito alla creazione realizzando disegni e mosaici da appendere nella cameretta. "Qui ho potuto allattarlo, ora gli do il biberon, ha i suoi giochi e un lettino. Durante la mattinata Edo sta con me in classe, tengo il passeggino di fianco al banco e "segue le lezioni" anche lui! - scherza Sofia - Quando deve mangiare lo porto nella nursery, ma durante l'intervallo anche le mie compagne di classe e i genitori giocano con lui. Le mie amiche poi sono le sue "zie": mi aiutano sempre con Edo, soprattutto quando devo essere interrogata o ho una verifica".

L'iniziativa del preside di creare una nursery, finita sulle cronache nazionali, è stata molto apprezzata dalla ragazza, che spera non rimanga un caso isolato: "Credo che si potrebbe realizzare in qualunque scuola, ma anche nei posti di lavoro. Per me è stato un grande aiuto: una giovane mamma all'inizio può aver paura, ma se si è disposti a fare di più in questi casi credo che molte ragazze-madri eviterebbero di abbandonare la scuola. Perché per un caso come il mio, in cui ho deciso di continuare a studiare, ci sono 3000 ragazze che invece sono costrette a smettere".

Un liceo all'avanguardia: dal congedo mestruale ai bagni 'gender neutral'

Il liceo artistico di Ravenna non è nuovo a questo genere di iniziative, anzi, è sempre stato precursore in ambito di diritti: nel 2022 ha introdotto le carriere alias (già scelte da nove studenti dell'istituto) e il congedo mestruale per chi li richiede. "Penso sia necessario creare un clima più sereno possibile con varie strategie inclusive, senza ovviamente abbassare il livello delle richieste e cercando sempre di ottenere quel livello di apprendimento necessario per poter proseguire la propria carriera scolastica - spiega il preside Dradi - Il compito della scuola è tendere la mano il più possibile con convinzione ed empatia, poi però devono essere gli studenti a raccogliere questa disponibilità".

Oltre alla nursery, l'istituto ha creato anche i primi bagni 'gender neutral' per gli studenti che non si riconoscono nel genere maschile né in quello femminile. "Tutta la letteratura pedagogica e psicologica mette in evidenza come in un clima di serenità e fiducia migliori anche l'apprendimento, perché c'è meno stress. Un po' come negli ambienti lavorativi. Anche perché l'Italia registra uno dei tassi più alti di dispersione scolastica. Per cui facciamo tutto il possibile per creare un clima di benessere dentro la nostra scuola".