rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Amazon, troppi "somministrati": l'Ispettorato del lavoro chiede di assumere 1300 lavoratori

Lo scorso dicembre un pool di ispettori aveva effettuato verifiche nella sede italiana del colosso a Piacenza, dove erano usati 1308 lavoratori in somministrazione oltre il limite mensile di 444 contratti attivabili: ora potranno richiedere l'indeterminato

Amazon ha sforato le quote per l'utilizzo di "lavoratori somministrati" e per questo dovrà assumere 1.300 interinali, che potranno fare richiesta di stabilizzazione dal primo giorno del loro utilizzo.  E' quanto ha stabilito l'Ispettorato nazionale del lavoro al colosso dell'e-commerce, dopo aver avviaot un accertamento nei confronti della società Amazon Italia Logistica.

Un pool di ispettori del lavoro aveva ispezionato la sede principale di Amazon Italia a Castel San Giovanni, in provincia di PIacenza, "allo scopo di verificare l’osservanza, nei confronti del personale occupato, delle norme di tutela dei rapporti di lavoro e di legislazione sociale". 

Amazon, il mega centro di distribuzione di Castel San Giovanni

Amazon adesso paga: verserà 100 milioni al Fisco italiano

Amazon, i risultati dell'ispezione

Sul portate dell'ispettorato i risultati dell'accertamento iniziato lo scorso dicembre: 

È stato contestato all'azienda di aver utilizzato, nel periodo da luglio a dicembre 2017, i lavoratori somministrati oltre i limiti quantitativi individuati dal contratto collettivo applicato. Si evidenzia infatti che l'impresa, a fronte di un limite mensile di 444 contratti di somministrazione attivabili, nel periodo suindicato, ha invece sensibilmente superato tale limite, utilizzando in eccesso un totale di 1.308 contratti per lavoratori somministrati. 

Piacenza, sciopero dei dipendenti Amazon (ANSA)

"L'iniziativa ispettiva potrà consentire la stabilizzazione degli oltre 1.300 lavoratori interinali utilizzati oltre i limiti, i quali pertanto potranno richiedere di essere assunti, a tempo indeterminato, e a far data dal primo giorno di utilizzo, direttamente dalla società Amazon" prosegue la nota. In esito ad altri profili oggetto di accertamento non sono invece emerse irregolarità, né sono state accertate violazioni in tema di controllo a distanza dei lavoratori.

La replica di Amazon

Amazon "è un datore di lavoro corretto e responsabile. Rispettiamo il lavoro svolto dall'autorità ispettiva e ci impegniamo affinché tutte le osservazioni che ci vengono rivolte siano affrontate il più rapidamente possibile". Questa la replica del colosso Usa dell'e-commerce. In questi giorni, sottolinea Amazon, "abbiamo ricevuto il verbale di accertamento e in esso non è riportato il numero di contratti in somministrazione citato nei media e nel comunicato stampa dell'Ispettorato del Lavoro". 

Data l'elevata stagionalità cui è soggetta la nostra attività, sottolinea ancora il gruppo, "ricorriamo nei periodi di picco a personale in somministrazione il cui ruolo è cruciale nell'aiutarci a gestire con efficienza il nostro lavoro. Escludendo questi periodi, la gran parte dei nostri lavoratori è assunta con contratto a tempo indeterminato e siamo costantemente impegnati nella conversione dei contratti di somministrazione in tempo indeterminato". Per esempio, rileva Amazon, "il nostro centro di distribuzione di Castel San Giovanni quando ha aperto nel 2011 impiegava 150 persone a tempo indeterminato. Oggi i contratti a tempo indeterminato sono oltre 1.650 e tutti hanno iniziato con contratti in somministrazione convertiti nel corso degli anni in rapporto di lavoro a tempo indeterminato. In particolare, negli ultimi due anni le conversioni sono state rispettivamente 500 nel 2016 e 270 nel 2017 e il nostro impegno è continuare a crescere", conclude.

"Giustizia per i lavoratori di Amazon"

"Sono felice per i lavoratori di Amazon che hanno avuto finalmente giustizia", scrive su Facebook Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, dopo aver appreso la notizia della notifica dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro ad Amazon Italia Logistica. "I controlli e l'ispezione, nata su iniziativa dell'Ispettorato nazionale del lavoro a seguito della polemica sui braccialetti elettronici -sottolinea Rotta -, sono serviti consentendo la futura stabilizzazione degli oltre 1.300 lavoratori interinali utilizzati oltre i limiti. L'Ispettorato nazionale del lavoro, istituito con il jobs act unendo le attività ispettive del ministero del lavoro e delle politiche sociali, dell'INPS e dell'Inail, ha mostrato ancora una volta la sua efficacia e la sua utilità a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori".

"Mi auguro che chi, come Lega e 5stelle, negli scorsi mesi di campagna elettorale ha parlato dell'Ispettorato come di un carrozzone da eliminare, ora ci ripensi, a meno di volersi girare dall'altra parte di fronte ad abusi contrattuali. È il momento di andare avanti - conclude Rotta - vigilando e ponendo i diritti in capo al lavoratore, come già ipotizzato nella Carta dei diritti del lavoro, per poter meglio affrontare i nuovi lavori sharing e on demand, a partire dalla sicurezza, la malattia e la maternità".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Amazon, troppi "somministrati": l'Ispettorato del lavoro chiede di assumere 1300 lavoratori

Today è in caricamento