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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Coronavirus, il bonus alle partite Iva può salire fino a 800 euro

Secondo il viceministro dell'Economia, Antonio Misiani, per far fronte all'emergenza coronavirus è possibile che l'indennità per le partite Iva sia aumentata fino a 800 euro, dagli attuali 600. Intanto il sostegno economico dell'Unione europea agli Stati più colpiti è un rebus

Un aiuto immediato, indispensabile per molti lavoratori autonomi. Secondo il viceministro dell'Economia, Antonio Misiani, con il prossimo dl di aprile, per far fronte all'emergenza coronavirus, è possibile che l'indennità per le partite Iva sia aumentata fino a 800 euro, dagli attuali 600. "Credo sia ragionevole chiedere l'aumento della cifra. Lavoriamo per farlo, con un minimo di selettività in più", ha spiegato, sottolineando che "il dl sarà molto consistente. Credo che andremo oltre i 25 miliardi del decreto marzo".

Bonus partite Iva può salire a 800 euro

In pratica l'assegno di marzo resterebbe a 600 euro (l'Inps aprirà il suo sito alle richieste da domani, mercoledì 1 aprile 2020). Invece l'assegno passerebbe a 800 euro ad aprile e maggio.

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, ha soiegato che il decreto arriverà "prima delle scadenze del 16 aprile, perché le aziende si ritroveranno di fronte a nuove scadenze fiscali. Dobbiamo arrivare con un nuovo dl che permetta di poter sospendere, rinviare e aiutare per aprile le partite iva, gli autonomi e le tante aziende che hanno bisogno di fondi di garanzia".

Coronavirus, che cosa può esserci nel decreto di aprile

Nuove misure per favorire la liquidità delle imprese, le semplificazioni, il possibile stop al pagamento dell'Imu e della Tasi. Sono queste alcune delle misure allo studio del governo per il decreto di aprile, chiamato a varare interventi di ristoro dell'economia gravemente colpita dall'emergenza del coronavirus, oltre che a rifinanziare gli ammortizzatori sociali universali l'indennità per gli autonomi.

Il decreto potrebbe raggiungere complessivamente i 30 miliardi, più (si augurano a Palazzo Chigi) 11 miliardi di circa di fondi europei della programmazione 2014-20 non ancora spesi dall'Italia. Il provvedimento potrebbe andare di pari passo con il dl semplificazioni, o addirittura inglobarlo. Tra le opzioni nuove forme di garanzia per fornire liquidità alle imprese con il coinvolgimento di Cdp. Sul fronte degli enti locali si ragiona all'ipotesi di congelare il pagamento dell'Imu e della Tasi di aprile e maggio, prevedendo per i Comuni più in difficoltà l'intervento di un fondo ad hoc con azioni di sostegno mirate. Tra le ipotesi allo studio anche l'estensione della platea dei beneficiari del credito d'imposta al 60% sugli affitti.

L'indennità di 600 euro per gli autonomi potrebbe arrivare a 800 euro ma è difficile immaginare che diventi strutturale: il vice ministro al Mef Antonio Misiani l'ha messo in chiaro.

Enrico Letta: "Paesi che frenano sugli aiuti non hanno visto i cortei di bare"

Il sostegno economico dell'Unione europea agli Stati più colpiti è ancora un rebus. "È triste dirlo, ma i Paesi che frenano sugli aiuti, come Olanda, Germania e Svezia, non hanno visto i cortei di bare". L'ex premier Enrico Letta, dalle pagine del Corriere, parla dell'Europa di fronte all'emergenza coronavirus. E non lesina critiche ai Paesi del Nord e alla loro leadership. "I governi del Nord Europa devono imparare la lezione e muoversi per tempo, senza aspettare. Mi preoccupa questa drammatica carenza di leadership". Anche da parte di una come la Merkerl che, dice, "ho sempre molto stimato. Ma quello che sta succedendo è tremendamente in linea con la crisi del 2008. Siamo di nuovo lì, al tabù tedesco del deficit, dell'inflazione e della mutualizzazione del debito".

Per Letta "Il no olandese e tedesco sono dei no alla Salvini, la cui filosofia ha fatto all'Europa un danno culturale. Se al governo di Berlino ci fosse lui, manderebbe al diavolo gli italiani chiamandoli terroni. Se tu imposti la battaglia politica nella logica mortifera del prima gli italiani, che solidarietà puoi chiedere? Rutte e Merkel si sentono autorizzati a dire prima gli olandesi e prima i tedeschi. Ma quando stai sul Titanic non c'è cabina di prima o terza classe, si affonda tutti insieme". L'ex premier appoggia sia agli Eurobond che il ricorso al Mes. "Io sono favorevole agli eurobond, che i nordici non vogliono perché pensano di dover pagare il nostro debito. Ma si possono fare senza trasferimento di soldi da loro a noi. Dobbiamo, insieme, costruire uno strumento europeo per battere la crisi".

Giorgia Meloni: "Mille euro per tutti gli italiani che ne hanno bisogno"

"Io ho chiesto mille euro per tutti gli italiani che ne hanno bisogno, come contributo emergenziale, per chi abbia perso il lavoro, non abbia redditi e non abbia più di 2mila euro in banca. I soldi andrebbero versati direttamente sul conto". Lo ha detto la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, a "Stasera Italia". "Questa è un'emergenza, poi quando riprenderà la normalità la sfida sarà far tornare le persone a lavorare e premiare chi lavora".

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