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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Iva, verso una rivoluzione europea: così cambieranno le aliquote

Presentato dalla Commissione europea un piano d'azione, fondato su quattro pilastri, per riavviare l'attuale sistema dell'Iva nell'Ue basandolo su un sistema unico valido per tutta l'Unione

BRUXELLES (BELGIO) - Un sistema unico europeo sull'Iva, assieme a misure a breve termine per combattere le frodi; l'aggiornamento del quadro delle aliquote e una serie di opzioni per concedere maggiore flessibilità agli Stati membri nel definirle. Infine, dei progetti per semplificare le norme in materia di commercio elettronico, nel quadro della strategia per il mercato unico digitale, e per un pacchetto di imposta sul valore aggiunto che faciliti la vita alle imprese piccole e medie. Sono questi i quattro pilastri del un piano d'azione per riavviare l'attuale sistema dell`Iva nell'Ue, presentato oggi dalla Commissione europea.

IVA, CAMBIA TUTTO - L'obiettivo dichiarato è rendere il sistema più semplice, a prova di frode e favorevole alle imprese. Le attuali norme devono essere aggiornate con urgenza per sostenere al meglio il mercato unico, facilitare gli scambi transfrontalieri e stare al passo con l'economia odierna, che è digitale e mobile. Anche e soprattutto tenendo presente che il "divario dell'Iva", afferma l'Ue con un comunicato, cioè la differenza tra le entrate previste e quelle effettivamente riscosse negli Stati membri, nel 2013 ammontava a circa 170 miliardi di euro. Per capire, si stima che le sole frodi transfrontaliere rappresentino una perdita di gettito Iva pari a circa 50 miliardi di euro all'anno nell'Unione europea. "Si tratta" ha spiegato il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, "di un enorme spreco di risorse che potrebbero essere investite per la crescita e l'occupazione"

Per questo vorremmo inoltre offrire agli Stati membri maggior autonomia per la definizione delle aliquote Iva ridotte. 

COM'E' OGGI E COME SARA' - L'attuale sistema dell'Iva per il commercio transfrontaliero, entrato in vigore nel 1993, ricorda l'Ue, era inteso come sistema transitorio e lascia spazio alla possibilità di frode. Pertanto, nel 2017 la Commissione intende presentare una proposta per norme definitive riguardanti uno spazio unico europeo dell'Iva. In base alle nuove norme, le transazioni transfrontaliere continuerebbero ad essere tassate in base alle aliquote dello Stato membro di destinazione ("principio della destinazione"), come avviene attualmente, ma la riscossione delle imposte cambierebbe gradualmente avvicinandosi a un sistema più a prova di frode.

CAMBIANO LE ALIQUOTE - L'obiettivo principale della riforma è accordare maggiore autonomia agli Stati membri nella scelta delle aliquote e, a tal fine, propone due possibilità:

- Mantenere l'aliquota normale minima del 15%, riesaminando regolarmente l'elenco dei beni e dei servizi che possono beneficiare di aliquote ridotte sulla base delle informazioni fornite dagli Stati membri.

- Eliminere l'elenco dei beni e dei servizi che possono beneficiare di aliquote ridotte. In tal caso, però, sarebbero necessarie misure di salvaguardia per prevenire le frodi ed evitare la concorrenza fiscale sleale all'interno del mercato unico.

L'ITER - La Commissione presenterà entro la fine del 2016 una proposta legislativa per modernizzare e semplificare l'Iva nell'ambito del commercio elettronico transfrontaliero nel quadro della strategia per il mercato unico digitale, che comprenderà una proposta per garantire che le pubblicazioni online possano beneficiare delle aliquote ridotte applicabili alle pubblicazioni cartacee. In una seconda fase, nel 2017, la Commissione presenterà un pacchetto di semplificazione dell'Iva che intende sostenere la crescita delle PMI rendendo loro più facile operare in tutti i paesi Ue.

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