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Lunedì, 29 Aprile 2024
"Catastrofe occupazionale"

Fumata nera per Air Italy: licenziamento per 1.383 dipendenti

I commissari liquidatori della compagnia aerea hanno confermato l'intenzione di proseguire con la procedura di licenziamento collettivo: ''Non paiono sussistere i presupposti giuridici per accedere ad un ulteriore ammortizzatore sociale''. I sindacati: ''Una catastrofe occupazionale da evitare''

Dall'incontro tra Air Italy e i sindacati di categoria non sono arrivate buone notizie per i lavoratori: la compagnia aerea non sembra avere intenzione di tornare sui suoi passi e bloccare la proceduta di licenziamento collettivo avviata lo scorso aprile, e che riguarda 1.383 dipendenti. A confermarlo  sono i commissari liquidatori della compagnia, Enrico Laghi e Franco Maurizio Lagro in una lettera inviata, tra gli altri, al ministero del Lavoro e alle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali.

Air Italy, confermati 1.383 licenziamenti

I sindacati hannoi invitato i commissari a valutare l'ipotesi di un ulteriore ammortizzatore sociale, dopo il termine del periodo di integrazione salaria straordinaria. La compagnia, hanno riferito i commissari, ha ribadito i motivi che non consentono soluzioni alternative al licenziamento" e hanno "ulteriormente illustrato le ragioni che, allo stato, fanno ritenere non percorribile la soluzione del ricorso ad un ulteriore periodo di fruizione di un ammortizzatore sociale che, peraltro, non escluderebbe i licenziamenti ma ne posticiperebbe solo il momento di intimazione". 

Air Italy ha illustrato "da un lato, come non paiono sussistere i presupposti giuridici per accedere ad un ulteriore ammortizzatore sociale, alla luce delle attuali previsioni normative, e, dall'altro, come i costi che la società ha già sostenuto nel corso del 2020 a causa della situazione di emergenza sanitaria non consentono di aggravare ulteriormente i costi della liquidazione. Per questo, la divergenza delle rispettive posizioni non ha, dunque, consentito alle parti di trovare un accordo nella fase sindacale della procedura".  

Air Italy, i sindacati: ''Urgente aprire un tavolo di crisi''

Immediata la reazione dei sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl, che in una lettera inviata ai ministeri competenti, Mise, Mims e Lavoro, e alle Regioni Sardegna e Lombardia, hanno richiesto di aprire immediatamente un tavolo di crisi sul caso Air Italy per scongiurare quella che le sigle definiscono ''una catastrofe occupazionale, in grado di generare fortissime tensioni sociali".

"Si è purtroppo concluso con esito negativo il confronto di legge in sede aziendale, di conseguenza la società ha attivato la fase finale in sede Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Questa fase - sottolineano i sindacati nella lettera - costituisce l'ultimo passaggio utile al raggiungimento dell'obbiettivo per noi imprescindibile: scongiurare i licenziamenti e propagare la cigs per tutti i lavoratori Air Italy. Siamo infatti fermamente convinti che siano percorribili soluzioni alternative mirate alla salvaguardia dell'occupazione, cominciando dal prolungamento del periodo di cigs, e che siano individuabili soluzioni industriali che scongiurino la scomparsa di un'azienda storica nel panorama nazionale". 

"Riteniamo quindi imprescindibile - concludono le sigle - ricercare, con il vostro autorevole supporto, soluzioni alternative alla messa in liquidazione dell'azienda che comporterebbe la perdita del posto di lavoro per migliaia di famiglie, con serie ripercussioni anche per l'indotto del settore del trasporto aereo, già gravemente colpito da una crisi senza precedenti, determinata dalla pandemia Covid 19 e in concomitanza del blocco dei licenziamenti sancito dal Governo"

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