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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Pensioni, Elsa Fornero ammette: "Non rifarei la riforma in quel modo"

"Non si rifà mai nulla di ciò che si è fatto in passato, perché il tempo comunque non passa invano e le conoscenze aumentano e se non si è proprio stupidi, diventano fonte di riconoscenza degli errori" dice l'ex ministra

Nel corso della trasmissione Stasera Italia, la professoressa ed ex ministra del governo Monti Elsa Fornero replica così alla domanda se rifarebbe la riforma sulle pensioni tale e quale a prima: "Non si rifà mai nulla di ciò che si è fatto in passato, perché il tempo comunque non passa invano e le conoscenze aumentano e se non si è proprio stupidi, diventano fonte di riconoscenza degli errori".

Fornero poi aggiunge: "E’ vero ci sono dei dati che sono stati strumentalizzati perché facevano comodo a qualcuno creare polemiche su questa riforma”. E sulla sua figura che rappresenta per qualcuno una prosecuzione dell’establishment europeo replica: “Rifiuto totalmente questa definizione, nel 2011 non sapevamo se il giorno dopo ci sarebbero stati i soldi per pagare i medici e le pensioni perciò a questo nuovo governo auguro di non trovarsi mai in una situazione di tale drammaticità”.

Elsa Fornero: "Pronta a dialogare con tutti, ma Di Maio e Salvini non hanno competenze"

"Impossibile abolire la Legge Fornero"

"Abolire la Legge Fornero con 5 miliardi, come hanno messo nero su bianco Lega e M5s nel loro contratto di governo? Una enorme presa in giro, una bufala colossale, visto che l'abolizione costerebbe 20 miliardi all'anno, secondo i calcoli di "Pagella politica". Lo scrive su facebook il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi.

"Come ha dichiarato più volte il presidente dell`Inps Tito Boeri- prosegue Anzaldi - 'quota 100' avrebbe un impatto sul debito pubblico di circa 105 miliardi e una maggiore spesa al netto dei contributi di 20 miliardi l'anno. Non si capisce cosa intendano fare con soli 5 miliardi, che peraltro andrebbero trovati in una situazione in cui Salvini e Di Maio stanno promettendo tante altre miracolose misure da decine e decine di miliardi, tra reddito di cittadinanza, flat tax e via promettendo. Mettere 5 miliardi nelle pensioni significa mettere meno risorse dei governi del Pd Renzi e Gentiloni, tra fondi per Ape social e Ape Volontaria, Rita, agevolazioni per i lavori gravosi, salvaguardie degli esodati, quattordicesima. È chiaro la 'quota 100' che vorrebbero introdurre M5s e Lega in queste condizioni porterebbe con sé, peraltro, l`immediato azzeramento delle risorse per l'Ape. Una partita di giro"

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