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Domenica, 28 Aprile 2024
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Pensioni con "sorpresa" a marzo: come cambiano gli importi (c'è anche un conguaglio)

I nuovi scaglioni Irpef e l'incognita addizionali (che però non riguarda tutti)

Le nuove aliquote Irpef diventano effettive anche per i pensionati. Come comunicato dalla stessa Inps, a marzo i titolari di un assegno previdenziale saranno soggetti ai nuovi scaglioni approvati con la legge finanziaria. Il che vuol dire che chi ha un reddito fino a 28mila euro pagherà il 23%, da 28mila a 50mila euro verrà applicato lo scaglione del 35% e oltre 50mila euro l'aliquota sarà del 43%.

In soldoni, il beneficio fiscale sarà pari a zero per chi percepisce una pensione lorda fino a 15mila euro (dal momento che in questo caso lo scaglione più basso era già pari al 23%), chi ha una pensione di 20mila euro lordi all'anno avrà invece 100 euro in più, mentre per i redditi da 28mila euro in su il vantaggio fiscale sarà di 260 euro annui, dunque poco meno di 22 euro al mese.

Reddito  Vantaggio fiscale annuo (al netto di detrazioni e deduzioni) 
Fino a 15mila 0
20.000 100 euro
25.000 200 euro
28.000 e redditi superiori  260 euro

Sopra i 50mila euro l'effetto del taglio all'imposta sul reddito potrebbe invece essere annullato dalla franchigia di 260 euro introdotta sulle detrazioni al 19% (escluse quelle sanitarie e le donazioni).

Non è tutto: a marzo arriverà anche il conguaglio Irpef di gennaio e febbraio, visto che gli aumenti sono scattati solo a partire dal terzo mese dell'anno. I pensionati dunque riceveranno qualche decina di euro in più. L'aumento si aggiunge a quello legato all'inflazione e già effettivo da gennaio 2024. 

Cosa succede con le addizionali 

C'è però l'incognita addizionali. I pensionati che abitano nei Comuni che hanno deciso di elevare le aliquote rischiano di essere penalizzati. Tra questi ci sono, ad esempio, Palermo, dove l'Irpef comunale è passata dallo 0,095% allo 0,1%, e Napoli, che ha registrato un passaggio dallo 0,9% all'1%. Insomma, dal prossimo mese qualche pensionato potrebbe dover fare i conti con qualche trattenuta più alta dello scorso anno. L'acconto delle addizionali comunali all'Irpef inizia infatti ad essere sottratto in busta paga e nei cedolini pensione a partire da marzo, con rate fino a novembre. In ogni caso, complice il taglio delle aliquote Irpef di cui abbiamo parlato all'inizio, il saldo dovrebbe essere generalmente positivo.

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