rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
A conti fatti

I tassi di interesse non salgono più: quando scenderanno i mutui

Il mercato "vede" almeno quattro tagli da 25 punti base entro fine anno: "A dicembre 2024 al 3%"

Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso di lasciare i tassi di interesse, ora al 4% sui depositi, al 4,50 per cento sulle operazioni di rifinanziamento principali, e sui depositi e al 4,75%  sulle operazioni di rifinanziamento marginale. Il board della Bce ha come stella polare il ritorno tempestivo dell'inflazione al 2% e per questo ha deciso di mantenere alto il costo del denaro "per un periodo sufficientemente lungo".

"Ci servono molte più informazioni che arriveranno nei prossimi mesi per essere sufficientemente sicuri" ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde in merito al taglio dei tassi.

Lagarde ha specificato che il board terrà in considerazione i report di Enrico Letta - sull'attuazione del mercato unico - e di Mario Draghi - sulla competitività  dell'Europa - ma che entrambi non modificheranno le politiche monetarie della Bce. "Nonostante l'ulteriore allentamento di gran parte delle misure dell'inflazione di fondo - si legge nel comunicato di fine meeting - le pressioni interne sui prezzi restano elevate anche a causa della forte crescita salariale. Le condizioni di finanziamento sono restrittive e i precedenti incrementi dei tassi di interesse continuano a incidere sulla domanda, contribuendo al calo dell'inflazione".  

Ma quando caleranno i tassi dei mutui

Per ora nessuna inversione di marcia rispetto alla politica restrittiva adottata nel 2022-23, ma si attende una decisione a partire dall'estate. È la stessa presidente della Bce Christine Lagarde a spostare ogni decisione a giugno. 

Intanto il mercato prevede per l'Euribor un calo nel dicembre 2024 al 3%, "ipotizzando quindi almeno quattro tagli da 25 punti base entro fine anno, dato che oggi i tassi di riferimento per i mutui variabili rimangono di poco sotto al 4%.

Oggi il tasso fisso è una soluzione ottimale, con la possibilità di ottenere Tan poco superiori al 2,50% in caso di soluzioni "green"; si tratta di un costo inferiore alla media dei tassi fissi tra il 2014 e il 2018, che si è attestata al 2,78%.

Secondo le simulazioni di MutuiOnline.it vi sono significativi risparmi rispetto a un anno fa. Per un mutuo ventennale da 160.000 euro richiesto da un quarantenne residente a Milano, a marzo 2023 il miglior tasso fisso costava 3,60% e aveva una rata di 936 euro, mentre ora costa 2,73% con una rata di 866 euro. Oggi considerando anche le offerte green il tasso scende ulteriormente al 2,55% e la rata mensile a 852 euro. Il risparmio è tra i 16.800 e i 20.200 euro di interessi totali. La stessa simulazione porta a risultati completamente diversi se si analizzano i mutui a tasso variabile: un anno fa il miglior mutuo a tasso variabile aveva un Tan di 3,30% con una rata di 912 euro, mentre ora la rata è salita a 1.033 euro e il Tan al 4,74%. Nell'ipotesi di una discesa dell'Euribor come da previsioni, la rata arriverebbe a 941, ben 92 euro in meno rispetto a oggi ma ancora più alta rispetto un anno fa.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I tassi di interesse non salgono più: quando scenderanno i mutui

Today è in caricamento