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Domenica, 28 Aprile 2024
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Saldo Imu, scadenza in arrivo: chi deve pagare (e chi no)

I contribuenti hanno tempo fino a lunedì 18 dicembre per pagare il saldo dell'Imu per l'anno in corso: ecco tutto quello che c'è da sapere

Saldo Imu 2023: il tempo stringe. Entro lunedì 18 dicembre i contribuenti dovranno pagare il saldo per l'anno in corso. Chi deve pagare? Chi no? Tutti i chiarimenti del ministero dell'Economia e delle Finanze.

Saldo Imu 2023: chi non deve pagare

Come spiega una nota del Mef non va versata per gli immobili abusivamente occupati, per i quali sia stata presentata denuncia all'autorità giudiziaria.  L’esenzione spetta anche se non è stato ancora adottato il decreto di attuazione, che riguarda solo il modello dichiarativo. I contribuenti che fruiscono dell’esenzione dovranno poi presentare la dichiarazione Imu, esclusivamente in via telematica, entro il 30 giugno 2024. Nel panorama delle regole generali bisogna, poi, considerare anche le agevolazioni previste in casi particolari che sollevano del tutto dal versamento dell’imposta o che riducono le somme da versare, come lo sconto previsto i pensionati residenti all’estero. L’esenzione più famosa è senza dubbio quella relativa all’abitazione principale, ad eccezione degli immobili di lusso. Quando si dice che l’Imu non si paga sulla prima casa vuol dire che nulla è dovuto sull’immobile che è sede di residenza anagrafica e dimora abituale del suo possessore.

Anche chi è chiamato a pagare l’imposta sulla casa, però, potrebbe non doverla versare: considerando sia l’acconto che il saldo e tutti gli immobili posseduti, non si deve pagare l’Imu se la cifra dovuta non supera i 12 euro o l’eventuale importo inferiore stabilito dal Comune di riferimento. La scadenza non riguarda inoltre eventuali inquilini o nudi proprietari.

Imu 2023, chi paga

In totale l’Imu muove circa 22 miliardi di euro. Chiamati a effettuare i versamenti i proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale e che non beneficiano di particolari esenzioni. Nello specifico, la tassa riguarda le seguenti categorie di cittadini: 

  • proprietari dell’immobile;
  • titolari del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sull’immobile;
  • genitori assegnatari della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice;
  • concessionari, nel caso di concessione di aree demaniali;
  • locatari per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.

La scadenza invece, solo per fare qualche esempio, non riguarda eventuali inquilini o nudi proprietari.

Calcolo e aliquote

In vista della scadenza del saldo Imu 2023, bisogna poi ricordare che il calcolo deve essere effettuato con le aliquote approvate dal Comune di riferimento per l’anno in corso tramite apposite delibere disponibili sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Partendo da quanto previsto dalla norma, i diversi territori possono prevedere, tenendo conto di determinati limiti, aliquote più alte o più basse rispetto allo standard. Se per il versamento dell’acconto si può far riferimento all’anno precedente, nel secondo appuntamento dell’anno si tirano le somme: con il pagamento della rata di dicembre il calcolo deve essere aggiornato e bisogna corrispondere anche l’eventuale conguaglio emerso sulla base dei nuovi valori.

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