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Domenica, 28 Aprile 2024
Previsti disagi

Venerdì nero per il trasporto ferroviario: sciopero di 8 ore in tutta Italia

I macchinisti e capitreno di Trenitalia, Italo, Trenord e Trenitalia Tper incroceranno le braccia dalle 9 alle 17 per protestare contro le aggressioni violente nei confronti del personale di servizio sui treni

Si preannuncia un venerdì nero per il trasporto ferroviario a causa dello sciopero indetto dal personale di guida e di bordo di Trenitalia, Italo, Trenord e Trenitalia Tper dopo l’ennesima aggressione violenta nei confronti del personale di servizio sui treni. Il fenomeno sta crescendo negli ultimi tempi, con aggressioni violente al personale di bordo anche per un semplice invito ad indossare la mascherina o alla richiesta del titolo di viaggio.

Sciopero dei treni, sarà un venerdì nero: stop di 8 ore in tutta Italia

Orari dello sciopero e treni garantiti

Domani, venerdì 9 settembre 2022 si fermeranno dalle 9 alle 17 macchinisti e capitreno di Trenitalia, Italo, Trenord e Trenitalia Tper. “Sono previste possibili cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e Regionali", comunica in una nota Trenitalia, specificando che "gli effetti, sempre in termini di cancellazioni e ritardi, potranno protrarsi anche oltre l'orario di termine" dell'agitazione. “Tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio, tutti i passeggeri sono invitati a informarsi prima di recarsi in stazione", prosegue la nota. A coloro che hanno intenzione di mettersi in viaggio si consiglia di consultare la lista dei treni garantiti sul sito web della compagnia o il servizio clienti per avere maggiori informazioni in merito alla propria prenotazione.

Le motivazioni della protesta

La protesta è stata proclamata unitariamente da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa "per gravi eventi lesivi della sicurezza e dell'incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori che prestano ogni giorno sui treni un servizio alla collettività". "A seguito della escalation di aggressioni registrate nel mese di agosto - denunciano le organizzazioni sindacali - non c'è stato da parte dei datori di lavoro, a partire dall'aumento delle risorse fino al supporto del personale di front line, nessun intervento. Non abbiamo registrato neanche una maggiore incisività da parte del legislatore rispetto alle proposte su daspo trasporti e revisione della normativa in essere, avanzate dalle parti sociali". "La gravità e l'intollerabilità delle numerose e violente aggressioni - sostengono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa - non consentono indugi e necessitano urgentemente di un fermo e risolutivo intervento a tutela della sicurezza e dell'incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori delle ferrovie".

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