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Sabato, 27 Aprile 2024
Voglia di patrimoniale

L'appello di 250 miliardari: "Fateci pagare più tasse"

La lettera all'elite politica riunita per il World Economic Forum di Davos per introdurre tasse patrimoniali, affinché i super ricchi possano contribuire a pagare migliori servizi pubblici in tutto il mondo: chi sono i firmatari e come stanno le cose in Italia

Una missiva destinata a fare discutere. E, forse, a mettere in imbarazzo i leader politici di mezzo mondo. Oltre 250 miliardari e milionari hanno chiesto all'elite politica riunita per il World Economic Forum di Davos di introdurre tasse patrimoniali perché i super ricchi possano contribuire a pagare migliori servizi pubblici in tutto il mondo. Se ne parla da tempo, la ong Oxfam nei giorni scorsi è entrata anche nei dettagli, proponendo una misura choc: una tassa sui grandi patrimoni, sopra i 5,4 milioni di euro. In Italia l'imposta potrebbe essere rivolta al solo 0,1% più ricco della popolazione con un patrimonio netto individuale sopra i 5,4 milioni di euro. Non si farà mai, sia chiaro, perché a destra sono tutti contrari. Ma avrebbe un potenziale gettito stimato tra 13,2 e 15,7 miliardi di euro all'anno: quasi una manovra.

La lettera dei super ricchi

Ma torniamo alla lettera dei super ricchi: "La nostra richiesta è semplice: vi chiediamo di tassare noi, i più ricchi della società", si legge in una lettera aperta ai leader mondiali e pubblicata oggi dal Guardian. "Ciò non modificherà radicalmente il nostro tenore di vita, né priverà i nostri figli, né danneggerà la crescita economica delle nostre nazioni. Ma trasformerà la ricchezza privata estrema e improduttiva in un investimento per il nostro futuro democratico comune". Sembra puro buonsenso.

Tra i firmatari provenienti da 17 paesi figurano l'erede della Disney, Abigail; Brian Cox che interpretava il miliardario immaginario Logan Roy in 'Succession', la serie pluripremiata agli Emmy di ieri; l'attore e sceneggiatore Simon Pegg e Valerie Rockefeller, erede della dinastia statunitense.

"Siamo anche le persone che beneficiano maggiormente dello status quo", hanno affermato in una lettera intitolata 'Proud to Pay', "Ma la disuguaglianza ha raggiunto un punto critico e il suo costo per la nostra stabilità economica, sociale ed ecologica è grave e cresce ogni giorno. In breve, abbiamo bisogno di agire adesso". Un recente sondaggio tra i super-ricchi mostra che il 74% è a favore di tasse più alte sulla ricchezza per aiutare ad affrontare la crisi del costo della vita e migliorare i servizi pubblici. La rilevazione condotta da Survation per conto del gruppo Patriotic Millionaires ha intervistato più di 2.300 persone provenienti dai Paesi del G20 che detengono oltre 1 milione di dollari in beni investibili, escluse le loro case, facendo così parte del 5% più ricco.

Il sondaggio ha rilevato che il 58% è favorevole all'introduzione di un'imposta patrimoniale del 2% sulle persone con più di 10 milioni di dollari e che il 54% ritiene che la ricchezza estrema costituisca una minaccia per la democrazia.

"Non sorprende che i lavoratori abbiano perso la pazienza"

Guy Singh-Watson, l'agricoltore britannico diventato imprenditore che ha fondato l'azienda di consegna di cassette di verdure Riverford, ha dichiarato: "Questo sondaggio sembra mostrare che il mondo intero, comprese le persone più ricche, vuole tassare i super-ricchi. Allora dove diavolo è la leadership dei nostri rappresentanti eletti che hanno il potere di farlo effettivamente? Noi, i più ricchi, siamo stufi dell'inazione, quindi non sorprende che i lavoratori, all'estremità delle nostre economie dopate, abbiano perso la pazienza".

Pd: "In Italia c'è già, ma serve più equità"

"In Italia il problema non è se introdurre o meno un'imposta patrimoniale. Nel nostro Paese ci sono già quattro patrimoniali, sia sui beni mobili che immobili. Tutti i patrimoni, anche quelli detenuti all'estero, sono tassati, tranne la prima casa, quello che serve è una profonda revisione di questa tassazione, che garantisca maggiore equità". A dirlo oggi è Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro della segreteria Pd in un'intervista alla Stampa.

Questo come spiega Guerra "da un lato, con un aggiornamento delle rendite catastali, così da far versare le imposte sul reale valore degli immobili. Dall'altro, superando l'inaccettabile regressività che c'è nella tassazione sui patrimoni, per cui chi ha di più è meno tassato di chi ha meno - prosegue - Si potrebbe ragionare sulla proposta avanzata da Vincenzo Visco, che io condivido, che consiste nell'affiancare a un prelievo progressivo su tutti i redditi di lavoro e pensione un prelievo, anch'esso progressivo, sul patrimonio. Con un'ampia deduzione di base, in modo da lasciare esenti i piccoli patrimoni, che assorba anche la tassazione sui redditi prodotti da questi patrimoni, finanziari e reali".

La destra sarebbe contraria a ogni patrimoniale. "È una reazione ipocrita: nella loro proposta di riforma non hanno previsto di eliminare le quattro patrimoniali che esistono - conclude - Non hanno voluto la riforma del catasto. Ma ora che hanno un'ampia maggioranza, perché non la fanno loro, senza aumentare il peso complessivo dell'imposta, ma redistribuendolo meglio?".

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