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Domenica, 28 Aprile 2024
Cosa succede ai mutui

Tassi di interesse, il taglio della Bce si fa attendere. E ora Lagarde prende tempo

La presidente della banca centrale: "Continueremo a seguire un approccio dipendente dai dati"

Non è ancora il momento di tagliare i tassi di interesse: la Bce ha bisogno di più dati. A dirlo è stata la presidente Christine Lagarde, in audizione alla commissione Econ del Parlamento Europeo a Bruxelles. "Nel complesso - ha spiegato Lagarde - i dati più recenti confermano il processo di disinflazione in corso e dovrebbero portarci gradualmente ancora più in basso nel corso del 2024, man mano che l’impatto degli shock al rialzo passati si attenua e le rigide condizioni di finanziamento contribuiscono a spingere verso il basso l’inflazione".

"Continueremo a seguire un approccio dipendente dai dati - ha aggiunto - per determinare il livello e la durata appropriati della restrizione, tenendo conto delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione sottostante e della forza di trasmissione della politica monetaria". Tradotto: finché non ci sarà un calo consolidato dell'inflazione, la Bce non ridurrà in modo significato i tassi di interesse. 

L'aumento vertiginoso dei tassi era iniziato a luglio del 2022 quando per contrastare l'incremento del costo della vita, la Bce era intervenuta in modo decis. Nel giro di un anno i tassi sono così passati dal 0,5 al 4,5% con un effetto diretto sul costo dei mutui, schizzato alle stelle. Oggi ci si attende un'inversione di rotta. Lagarde però predica prudenza. L'obiettivo, ha detto la presidente della Bce, è "garantire che l’inflazione ritorni tempestivamente al nostro obiettivo di medio termine del 2%". 

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