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Domenica, 28 Aprile 2024
L'agenda dell'esecutivo

La tredicesima maxi per i dipendenti e le altre misure in arrivo con la manovra

La detassazione della mensilità extra potrebbe essere anticipata ed entrare in vigore già a dicembre 2023. Per la legge di bilancio il governo punta al taglio del cuneo fiscale e a misure per le famiglie. Come il bonus per il secondo figlio

Finite le vacanze estive si apre il cantiere della manovra. Il governo ha già fissato le priorità: confermare il taglio del cuneo fiscale per i dipendenti e varare una serie di misure contro la denatalità, in particolare per aiutare le famiglie con più di un figlio. Ma da sciogliere c'è anche il nodo sulla riforma delle pensioni dal momento che Quota 103 è in scadenza a fine anno.

La detassazione delle tredicesime

Una delle misure sul tavolo che potrebbe vedere la luce prima della legge di bilancio è invece la detassazione delle tredicesime, proposta annunciata già qualche mese fa dal viceministro dell'Economia Maurizio Leo. Oggi la tredicesima viene considerata reddito imponibile a tutti gli effetti e come tale su di essa gravano sia l'Irpef che i contributi previdenziali. Anzi: dal momento che sulla mensilità extra non si applicano le detrazioni per lavoro dipendente né quelle per i familiari a carico, le trattenute Irpef risultano più pesanti. Al momento non è chiaro in che modo il governo voglia intervenire e quale sarà l'importo extra che i lavoratori devono aspettarsi in busta paga. La novità delle ultime ore è invece che questa misura potrebbe essere anticipata ed entrare in vigore già dicembre di quest'anno (e non del prossimo come invece si pensava). Ma dipenderà ovviamente dall'entità del "bonus" e dalle coperture che l'esecutivo riuscirà a trovare. A Natale è comunque lecito aspettarsi una tredicesima più ricca. 

La proroga al taglio del cuneo fiscale

Capitolo cuneo fiscale. L'obiettivo numero uno della maggioranza è quello di confermare la sforbiciata alle tasse sul lavoro. L'intervento per prorogare il taglio di 7 punti per i redditi fino a 25mila e 6 per quelli fino a 35mila costerebbe circa 9-10 miliardi di euro. L'esborso economico è dunque notevole. Per rendere l'idea la misura costa indicativamente come l'ex bonus Renzi di 80 euro e più del reddito di cittadinanza nella versione pentastellata. Ma l'esecutivo ha già indicato più volte come prioritaria la necessità di rendere strutturale l'abbassamento del cuneo e un ripensamento potrebbe avere effetti nefasti sulla popolarità dei partiti della maggioranza. Oltre che sulle buste paga dei lavoratori interessati. 

Il bonus per il secondo figlio e gli aiuti sui mutui

Altro obiettivo prioritario è la lotta alla denatalità. Il governo ha già annunciato che ci saranno interventi per aiutare le mamme che hanno figli. Le proposte sul tavolo (complementari tra loro) sono due. La prima è quella di ridurre l'Ires a quelle imprese che decidono di assumere donne con tre o più figli; la seconda, anticipata dalla ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, al Meeting di Rimini, è di introdurre un "bonus per il secondo figlio". Per questi interventi sul piatto ci sarebbero 1,5 miliardi di euro. Nella legge di bilancio dovrebbe poi trovare posto anche le agevolazioni sui mutui per l'acquisto della prima casa. Una misura rivolta ai giovani e alle coppie con età inferiore ai 36 anni con un Isee non superiore ai 40.000 euro anno. 

Pensioni: la Lega vuole Quota 41, Forza Italia punta ad aumentare le minime

Il nodo più spinoso è indubbiamente quello relativo alle pensioni. È molto difficile che nella finanziaria possa trovare posto Quota 41, cavallo di battaglia della Lega. È invece molto più probabile che alla fine si arrivi a una proroga di Quota 103 che prevede la possibilità di andare in pensione a 62 anni con 41 di contributi. In arrivo anche la conferma dell'Ape sociale e di Opzione donna, la cui platea potrebbe essere allargata. Forza Italia spinge poi per un nuovo aumento delle pensioni minime, vecchio proposta degli azzurri che trova d'accordo anche Salvini. Se ne riparlerà nelle prossime settimane. 

Salvini: "Vogliamo aumentare stipendi e pensioni, i soldi dalle banche e dal taglio al Rdc"

"L'obiettivo della Lega" ha detto Salvini parlando della manovra, "è continuare a mettere soldi per aumentare stipendi e pensioni prendendo anche un po' di soldi dalle banche. A fine anno avranno incassato oltre 40 miliardi di euro e se una piccola parte viene messa per aumentare stipendi e pensioni, sarò felice". Secondo il vicepremier e ministro delle Infrastrutture altri fondi possono arrivare dal taglio al reddito di cittadinanza: "C'è chi ha campato sulle spalle del prossimo, rifiutandosi di lavorare quando avrebbe potuto, è giusto che quei soldi ora vadano ai lavoratori".

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