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Domenica, 28 Aprile 2024

Marianna Ciarlante

Giornalista

Chiara di Susanna Nicchiarelli è l'ennesimo flop di Venezia 79

Chiara di Susanna Nicchiarelli è l'ultimo dei cinque film italiani in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Pesentato oggi, in anteprima mondiale, Chiara, con Margherita Mazzucco de L'Amica Geniale nei panni della giovane Santatrasporta in un'italia medievale di provincia fatta di povertà, fame, giovani fedeli pronti a donare la loro vita per la religione, papi ricchissimi e una lingua volgare che non aveva ancora il coraggio di sostituirsi al latino.

Chiara è un film che cerca di mettere insieme più elementi per costruire un racconto in parte musicale, in parte drammatico, in parte religioso, in parte femminista e per quanto lo stile di Susanna Nicchiarelli sia riconoscibilissimo, e a tratti ci ricorda il suo precedente lavoro Miss Marx, Chiara è un film decisamente ostico e quasi impossibile da farsi piacere. Riuscire a seguirne i dialoghi, tutti in lingua volgare del '200, è difficilissimo e la mancanza di sottotitoli in italiano non aiuta, in più, le scene sono spesso statiche, senza accadimenti, senza una vera caratterizzazione dei personaggi e neanche l'aspetto musicale, che avrebbe dovuto alleggerire il film, riesce a renderlo più piacevole. Il risultato è un titolo pesante, lentissimo e poco comunicativo e sembra quasi che le idee della regista di dire qualcosa al suo pubblico con questo film siano rimaste tutte nella sua testa invece che trasparire sullo schermo.  

Le pagelle dei film italiani di Venezia 79

Il personaggio di Chiara, così come quello di Francesco, non riescono a trasmettere emozioni e creare empatia con il pubblico che è talmente appesantito dalla visione del film che non riesce a trovare il senso di tantissime delle sue scene e non trova una linea narrativa coerente e progressiva nella visione.

Chiara è un film che Susanna Nicchiarelli sembra aver fatto più per se stessa che per il pubblico che si ritrova in un mondo dal quale non vede l'ora di uscire. Apatico, fiacco, poco comunicativo, Chiara dà al Festival di Venezia il colpo di grazia finale e conferma quanto questa edizione della Mostra non sia riuscita a proporre al pubblico opere degne di questo nome o, perlomeno, piacevoli da essere viste e ricordate.

Voto: 2

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