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Domenica, 28 Aprile 2024
Film al Cinema

Com'è "La stranezza", al cinema con Toni Servillo, Ficarra e Picone

Presentato alla Festa del Cinema di Roma 2022 e in uscita il prossimo 27 ottobre, il nuovo film di Roberto Andò racconta coi toni della commedia la nascita del capolavoro di Luigi Pirandello

Il 9 maggio del 1921 debutta al teatro Valle di Roma Sei personaggi in cerca di autore, una delle più famose opere di Luigi Pirandello, destinata a cambiare per sempre il mondo del teatro, smascherandone apertamente i meccanismi artistici e non, eliminandone lo spazio e il tempo e abbattendo definitivamente la quarta parete attraverso i suoi protagonisti. Il dramma pirandelliano è l’inizio del “teatro nel teatro” e della frammentazione dei personaggi, vittime di un relativismo arrivato all’alienazione e alla perdita dell’identità. Non è un caso se la prima dei Sei personaggi in cerca d’autore è una rappresentazione dagli esiti senza precedenti: di fronte a un’opera così innovatrice e anticonvenzionale, il pubblico arriva quasi allo scontro fisico, con i detrattori di Pirandello a gridare allo scandalo e gli ammiratori a difenderne il genio.

Nel 1925, nella terza edizione del dramma, Pirandello racconterà la nascita, i temi e gli obiettivi dei Sei personaggi in cerca d’autore. Il nuovo film di Roberto Andò La stranezza – presentato alla Festa del Cinema di Roma 2022 e in uscita al cinema il prossimo 27 ottobre – prova ad andare oltre e, attraverso una storia genuinamente originale, immagina la storia della genesi dell’opera, di come l’autore sia arrivato a un’idea così rivoluzionaria, fino alla prima del teatro Valle. Ambientata in un’affascinante Sicilia degli anni Venti, la pellicola vede Toni Servillo nei panni di Luigi Pirandello, affiancato da Salvo Ficarra e Valentino Picone.

La stranezza, la trama del film

Nel 1920 Luigi Pirandello (Toni Servillo) torna per un breve periodo nella sua Sicilia, a Girgenti, dove incontra due becchini, Nofrio (Valentino Picone) e Bastiano (Salvatore Ficarra), che si dilettano col teatro. Un inconveniente costringe il maestro a trascorrere più tempo del previsto con l’eccentrica coppia, che nel frattempo sta preparando la prima di una nuova farsa. Dopo aver incontrato Giovanni Verga a Catania, Pirandello decide di tornare a Girgenti per andare a vedere la rappresentazione che, dopo una prima metà all’insegna delle risate, viene bruscamente interrotta da dei confronti personali che portano allo scontro tra platea e attori, creando il caos e ponendo fine alla tragicommedia. Pirandello, dopo tanti giorni di inquietudine, turbamento e ossessione verso un’indefinita e nuova idea di commedia, osserva e coglie ogni momento. L’anno successivo Nofrio e Bastiano – che non si parlano da quella disastrosa notte – vengono invitati personalmente dal drammaturgo alla prima romana dei Sei personaggi in cerca d’autore, una rappresentazione che terminerà anch’essa nel caos, ma che passerà poi alla storia come una vera e propria rivoluzione nel mondo del teatro.

Il trailer

Originalità e amore per il teatro

La stranezza oscilla tra due dimensioni che si amalgamano perfettamente tra loro: la storia della genesi dei Sei personaggi in cerca d’autore da un lato, Pirandello e il teatro dall’altro. Se la prima spicca per originalità, la seconda brilla per accuratezza e passione. Non è infatti difficile cogliere citazioni anche letterali agli scritti dell’autore siciliano e scene costruite partendo proprio dalle sue parole. Pirandello vede e parla con i suoi personaggi - pur sapendo che si tratta di sue invenzioni - esattamente come raccontava nella prefazione alla sua opera o in alcune lettere ai familiari (“…sempre accompagnato dai fantasmi della mia mente, persone che si agitano in un centro d'azione, non ancora fermato, uomini e donne da dramma e da commedia, viventi nel mio cervello”), o ancora va a teatro a vedere la farsa dei due becchini (si divertiva ad assistere a opere di compagnie “minori”). Accanto a tutte queste citazioni ricche d’amore messe in scena in una Sicilia degli anni Venti viva, bella e “fumante” c’è poi la storia di Nofrio e Bastiano, involontario stimolo artistico per Pirandello. Il tutto è aiutato da un cast perfetto: Toni Servillo, ovviamente, ma anche Ficarra e Picone che, quando parla la loro anima siciliana, trasmettono sempre un amore autentico e genuino per la propria terra, e riescono a dare un bellissimo tono di commedia alla genesi di un’opera così importante. La Stranezza dà infatti il giusto spazio alle sue “dimensioni”, non concentrandosi eccessivamente sui Sei personaggi o rendendo il film un’esclusiva per gli amanti della letteratura, ma anzi offrendo una storia divertente e originale, impreziosita da momenti che trasmettono l’amore per il teatro di tutti i personaggi, che si ritrovano a loro volta in una sorta di tragicommedia.

VOTO: 7,5

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