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Sabato, 27 Aprile 2024
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Francesca Fioretti, un anno senza Davide Astori: "Mi ha aiutato una psicologa infantile"

L'attrice ha lasciato Firenze, vive a Milano con la figlia Vittoria ed è tornata a lavorare

Un anno "straziante, difficile e impegnativo" per Francesca Fioretti, che il 4 marzo del 2018 ha visto stravolgere la sua vita, la sua serenità familiare. Un anno senza Davide Astori, il suo compagno, il grande amore, il papà della loro Vittoria, ancora troppo piccola per capire questo straziante addio, anche se per capirlo non si è mai abbastanza grandi.

"Mi è caduta addosso una tragedia - ha spiegato sulle pagine di Vanity Fair - una disgrazia così grande da cambiare per sempre la mia prospettiva sulle cose. Non credevo di essere così forte. Ho dovuto tirare fuori un’energia e un coraggio che non sapevo neanche di avere. Prima che Davide se ne andasse ero soltanto Frà, una ragazza della mia età. Più spensierata che matura. Poi il destino mi ha rapinato. Con un furto mi ha rubato all'improvviso tutto quel che avevo e sono diventata Francesca. Una donna che affronta sfide che non pensava di riuscire a superare". E' cambiata piano piano, così come si è rialzata, nonostante ancora oggi il vuoto è enorme e lo sarà per sempre. "All'inizio avevo paura di tutto - ha raccontato ancora - Per molti mesi non ho acceso la tv né ho dormito nella nostra stanza. Mi facevo accompagnare in bagno per lavarmi i denti, temevo di non essere più in grado di gestire mia figlia, ero terrorizzata dall'idea di volerle meno bene. Mi ha aiutato una psicologa infantile. Ci sono andata subito, il giorno dopo la morte di Davide. Ero in confusione totale. Lei mi ha aiutato a capire che il 4 marzo era finita un'intera esistenza e che avrei dovuto cominciarne una completamente nuova".

Ha lasciato Firenze e si è trasferita a Milano, dove ha ricominciato anche a lavorare. Il 21 marzo debutterà al Teatro Delfino con "Lungs" e questa, oltre a sua figlia, è stata una bella via d'uscita: "Il teatro è stata una salvezza. Mi fa concentrare su quello che sto facendo, su quello che voglio essere, sul piacere di interpretare un testo. Fare 8 ore di prove al giorno mi aiuta a essere integra".

Ha fatto passi importanti Francesca Fioretti, altri deve ancora farne ma non si mette fretta: "Chi è che decide qual è il momento giusto per tornare a ridere o a scherzare? - ha concluso - Per molto tempo, un tempo che dura ancora, ho creduto di non averne il diritto. Non riesco ad avere un controllo totale sui miei sentimenti. Perché forse puoi abituarti all'idea dell'assenza sforzandoti persino di accettarla. Ma non la capirai mai".

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