Giada De Blanck, condannato a otto mesi lo stalker che la perseguitava

Negli ultimi giorni, soprattutto in concomitanza con il 25 novembre, giornata dedicata alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, sono tante le storie raccontate da personaggi pubblici che, nel corso della loro vita, si sono ritrovati a misurarsi con episodi di violenza, che sia essa fisica o psicologica.

Anche Giada De Blanck, figlia della contessa Patrizia De Blanck, ha dovuto fare i conti con un corteggiatore fin troppo presente. Ebbene sì l'uomo, avendola notata in tv in occasione della sua partecipazione al reality "L'Isola dei Famosi", si è invaghito della donna perseguitandola.

Tutto ebbe inizio, in sordina, tramite il sito del fan club della De Blanck nel 2004 ma il suo corteggiamento, tra l'aprile e il gennaio del 2012, si è fatto sempre più insistente tanto da portare l'uomo a spiare la donna per capire dove abitasse per farle recapitare poi omaggi floreali sullo zerbino di casa e altri oggetti come un nastro con incisa la propria voce etc. Doni che non hanno suscitato sensazioni positive nella donna bensì hanno creato solo paura tanto che Giada ha deciso di denunciarlo. 

Il mittente, come riporta Il Corriere della Sera, sarebbe Christian Kocjan, sloveno di 30 anni condannato a otto mesi di reclusione (pena sospesa) con l'accusa di stalking dal giudice del tribunale monocratico di Roma. "Questo era un tipico caso di 'celebrity stalking', perché perpetrato da un 'fan' nei confronti del suo personaggio pubblico preferito"- ha detto l'avvocato Daniele Bocciolini, il legale che assiste Giada De Blanck.

"Sono casi molto frequenti per i cosiddetti 'vip'. Giada non ha voluto costituirsi parte civile, non vuole risarcimenti ma solo essere lasciata in pace. Mi spiace solo che la sentenza sia arrivata dopo 5 anni dalla presentazione della denuncia. Nella concreta applicazione della normativa sulla violenza contro le donne dobbiamo fare ancora molto" - ha poi aggiunto l'avvocato della nobildonna.