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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Giorgia: "Dopo 20 anni io e Emanuel ci detestiamo. A casa? Faccio la badante"

La cantante ha parlato ironicamente, e non, della sua vita, della carriera e dell'amore che da vent'anni la lega al ballerino e danzatore

Giorgia è una delle cantanti italiane più apprezzate e amate in Italia e anche all'estero. La sua voce emoziona da trent'anni e nella sua lunga carriera ha collaborato con alcuni dei più grandi artisti internazionali da Ray Charles a Elton John da James Taylor a Aretha Franklin e Mina. Dopo un periodo di stop, anche se non ha mai smesso di lavorare alla sua musica, quest'anno è tornata a Sanremo e ha pubblicato un nuovo album di inediti, Blu

Sempre molto riservata, della sua vita privata si è sempre saputo poco, ma con il ritorno in tv anche di Emanuel Lo, coreografo e ballerino nonché suo compagno da vent'anni, l'interesse sulla cantante e sulla coppia è nuovamente sbocciato. Emanuel è uno dei professori di Amici e al Serale, la fase conclusiva del talent di Maria De Filippi, si sta esibendo in coppia con Lorella Cuccarini, sua collega e co-capitana della squadra di giovani talenti, e i loro balli appassionati hanno destato non poco rumore (prontamente silenziato da Emanuel).

In un'intervista a Gianluca Gazzoli conduttore radiofonico e ideatore del podcast The Bsmt Giorgia ha parlato della sua carriera, dell'essere un'artista, della vita di coppia e anche dell'essere diventata mamma.

Giorgia e Emanuel Lo: "Dopo 20 anni ci detestiamo"

"Lui aveva 23 anni e io 31, io mi sentivo a disagio infatti gli dissi 'Sei meraviglioso, ma io sono troppo grande'" ha spiegato la cantante nell'intervista. Poi ci fu il tour insieme e grazie alla perseveranza di Emanuel Giorgia si lasciò conquistare. "Quando ci siamo messi insieme gli dicevo 'vedrai che mi lascerai per una più giovane' e invece adesso sono 20 anni. Sì, sono passati vent'anni e adesso ci detestiamo l'un l'altra perché dopo 20 anni è normale, è la forma di amore moderno. La cosa bella è che conosciamo i difetti l'uno dell'altra e quindi sai quando ti darà fastidio", ha spiegato con la sua nota ironia Giorgia. Ironia che però mette subito da parte quando si trova a parlare di come Emanuel sia stato una spalla fidata sulla quale appoggiarsi quando è nato loro figlio, Samuel.

"Lui da quando è nato nostro figlio mi ha consentito di continuare con la mia carriera, ho fatto tre album, tour e tra l'altro lui ha scritto spesso per me e ha realizzato dei video perché è molto bravo", la loro collaborazione non è dovuta al fatto che sono una coppia, anzi "se non stessimo insieme lavoreremmo ancora di più, ma perché lui ha un gran gusto e le cose che realizziamo insieme sono sempre molto belle". "Lui comunque da quando è nato nostro figlio - aggiunge - si è sempre messo a disposizione di nostro figlio e a favore mio per permettermi di fare quello che volevo fare, è stato bravissimo".

In casa si danno una mano, ma Giorgia ammette che Emanuel non è perfetto e parlando degli uomini casalinghi, scherzando, osserva che l'uomo ha delle mancanze: "Lo vedi che c'è qualcosa di ancestrale, voi siete fatti in un modo noi in un altro, lui dice 'ah ma vuoi fare tutto tu', no replico 'è che quando le fai tu le fai male'. Allora lui mi dice, 'no a te non piace come lo faccio', ma non è che a me non piace, però se io apro la lavastoviglie e ci trovo una penna vuol dire che non l'hai fatta bene e allora la faccio io. Io in questi giorni sono stata fuori casa dove ho parlato di musica e io torno lì e divento badante, casalinga arriverò e troverò un casino ci saranno i gatti che mi diranno 'aiutace che non c'hanno dato niente da mangiare' e loro che si sentiranno fighissimi e la casa sarà un casino e mi dovrò subito rimettere a regime".

Conciliare lavoro, carriera e famiglia: i tour fatti con il figlio

"Non è facilissimo avere una famiglia, i primi tempi la tua vita cambia - a cuore aperto Giorgia racconta di come lei e Emanuel hanno affrontato l'essere diventato genitori - e per quanto i papà siano molto presenti e si mettono a disposizione della compagna però la mamma ha un ruolo che la obbliga poi a esserci di più. Ad esempio se tu lo allatti un bambino, io ho allattato per otto mesi, eh comunque tante cose non le puoi fare cioè devi essere lì e quando ho ricominciato a lavorare perché dovevo, perché avevo un contratto da onorare e delle scadenze, all'inizio ti senti in colpa, io partivo e mi sentivo veramente una cacca a lascià sto bambino che all'inizio mi guardava tipo ma do vai... Poi impari".

"È un buon esempio per il figlio vedere che i genitori hanno uno spazio solo per loro, non fa bene a nessuno essere sempre lì, però all'inizio non la vivevo bene. Poi ho visto che si poteva e tante cose le abbiamo fatte insieme - aggiunge l'artista -. I primi tour li abbiamo fatti insieme, prima delle scuole dell'obbligo, anche a ritmi diversi però abbiamo fatto tutto, poi lui cresceva e facevamo i compiti durante il pomeriggio in tour, un tempo si dormiva per recuperare le energie e invece a un certo punto si facevano i compiti. Ti organizzi e un modo per fare tutto si trova. Però la parte psicologica la devi sempre curare, noi donne abbiamo il senso di colpa dell'abbandono, ma va risolto perché non è giusto provarlo. La cosa che mi faceva soffrire erano quelle notti in cui non tornavo a casa, perché una mamma, un papà possono stare fuori tutto il giorno e poi la sera torni e di notte ci sei, e secondo me per un bambino è strano. E infatti adesso gli piace Lazza". Ora invece che Samuel ha 13 anni questi problemi non ci sono più: "Adesso mi dice 'ma quando parti', adesso è lui che mi caccia".

La carriera e la consapevolezza che oggi si arriva al successo diversamente

Giorgia non ha certamente bisogno di presentazioni, ma, nonostante la carriera internazionale, è molto umile e alla domanda se oggi, dopo 30 anni di carriera e innumerevoli successi, la sé ventenne che vinse Sanremo sarebbe in grado di destreggiarsi tra social e critiche risponde con sincerità "no". "La Giorgia dei vent'anni era molto fragile emotivamente - spiega - e quindi non credo che avrei retto un talent o le critiche via social a quell'età lì. Non avrei, credo, avuto la forza, la parte della passione per la musica era molto forte, di superare le difficoltà, o forse sì ma avrei sofferto. A vent'anni deve essere pesante leggere commenti e critiche sui social, non si è formati e si è costretti a crescere velocemente". "Io vivevo malissimo i commenti dei giornalisti che scrivevano di me che non emozionavo, che ero fredda perché per me era facile cantare", spiega ancora.

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