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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Il mare è pieno di plastica, scoperto il batterio che ne va ghiotto

Si chiama Ideonella sakaiensis 201-F6 e secondo i ricercatori del Kyoto Institute of Technology, guidati da Shosuke Yoshida, è in grado di scomporre anche la plastica più resistente

La plastica è causa dell'inquinamento dei mari e della morte di tantissimi pesci e, secondo i riercatori tedeschi dell'autorevole istituto Alfred Wegener, "entro il 2050 si troverà nell'apparato digerente del 99% di tutte le specie marine". Adesso però il rifiuto killer ha un nemico in più: un batterio ghiotto di Polyethylene terephthalate, più noto come Pet, il materiale che rende la plastica resistente e quindi anche più difficile da smaltire. Si chiama Ideonella sakaiensis 201-F6 ed è stato scoperto dai ricercatori del Kyoto Institute of Technology, guidati da Shosuke Yoshida.

Grazie a due enzimi è in grado di scomporre e “mangiare” completamente una pellicola sottile di Pet in sei settimane, ad una temperatura di 30°C. Gli studiosi hanno raccolto tantissimi campioni di questo restistente materiale e testato che il batterio riesce a smaltirli.

Nel mondo si calcola che, solo nel 2013, siano state prodotte 56 milioni di tonnellate di Pet. Troppe. C'è però chi sta cercando di inventare delle soluzioni per riuscire ad eliminare questo materiale nocivo, soprattutto dal mare. Un team inglese ha costruito Seavax, la nave solare che pulisce gli oceani: da sola può raccogliere 22 milioni di chili di plastica all’anno.

Non male nemmeno l'idea di un 19enne olandese: il mare si pulisce da solo dalla plastica grazie ad una barriera galleggiante che accumula i rifiuti facendoli convogliare in un compattatore ad energia solare. Adesso la nuova scoperta che potrebbe cambiare, in meglio, le sorti del pianeta.


 

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