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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Toyota punta forte sulla provincia italiana: a Forlì il primo car sharing con auto ibride

In città sette vetture a basso impatto ambientale disponibili 24 ore su 24. Avranno libero accesso alla Ztl e non pagheranno il parcheggio in centro

Si chiama "Yuko" ed è il primo progetto di car sharing in cui le vetture usate saranno tutte a motore full hybrid (elettrico e a benzina). A sperimentarlo a Forlì (unica città in Italia e seconda in Europa dopo Dublino) è la Toyota, pioniere nel settore e leader in un mercato, quello delle auto a basso impatto ambientale, in continua crescita. 

Il progetto, che in italiano significa "Avanti", partirà a metà novembre, durerà un anno e arriva in città anche grazie al ruolo del deputato forlivese Marco Di Maio impegnato in Parlamento sul fronte delle energie alternative e nella rimozione degli ostacoli che oggi impediscono, ad esempio, di avere in circolazione, anche in Italia, automobili alimentate ad idrogeno e quindi con impatto ambientale quasi nullo.

COME FUNZIONA - In città ci saranno sette Toyota Yaris Hybrid che saranno prenotabili 24 ore su 24. Il sistema di prelievo si chiama Station based e a differenza di quanto avviene nelle grandi città consiste nel prelevare e restituire l'auto in parcheggi stabiliti. Le zone dove le auto saranno disponibili sono diverse tra le quali la stazione, il campus e i tratti urbani della via Emilia. Le auto si potranno prenotare via web e le tariffe, in linea con i servizi già esistenti, includeranno anche la benzina. Chi userà le auto però avrà due vantaggi ottenuti grazie all'accordo con il Comune: parcheggio e ingresso in Ztl gratuiti. 

LE FOTO DEL LANCIO DEL CAR SHARING

"Abbiamo scelto Forlì - Andrea Carlucci amministratore delegato di Toyota Motor Italia - perchè è una città dove i temi dell'ecologia, dell'ambiente e del futuro sono molto sentiti e soprattutto, qui abbiamo trovato nell'amministrazione una volontà politica ed una efficienza e velocità paragonabile a quelle delle imprese private, e non sempre accade. La dimensione relativamente piccola di Forlì ci poteva scoraggiare ma a noi interessa la dimesione sovracomunale, quella dell'Unione dei Comuni con il suo bacino di circa 200mila persone". Toyota da tempo è impegnata nel diffondere le tecnologie a basso impatto ambientale con l'obiettivo di arrivare nel giro di qualche decennio ad avere traffico ad emissioni zero. "Abbiamo coniato l'ibrido e siamo il primo costruttore al mondo di auto a idrogeno di serie come la Mirai che vuol dire proprio futuro e la collaborazione con gli enti locali è fondamentale". 

Nell'ambito di questa collaborazione il Comune permetterà dunque alle auto del Car sharing una serie di agevolazioni mentre i punti di prelievo sono stati studiati insieme ai tecnici di Forlì mobilità integrata e in molti casi saranno vicini alle stazioni dei bike sharing. "Abbiamo raccolto e condiviso questa idea di sperimentazione sulla mobilità perché sposa perfettamente i temi dell'ecologia e del cambio degli stili di vita che ci stanno a cuore - dice il sindaco Davide Drei - .L'uso condiviso di automobili con basso impatto va senza dubbio premiato e siamo lieti di essere terreno di sperimentazione di questo progetto".

Le auto ibride non hanno bisogno di essere ricaricate ma sono in grado di immagazzinare e utilizzare l'energia elettrica prodotta dal motore a benzina e anche in fase di frenata. Per questo sono più flessibili e meno complesse delle auto elettriche. 

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