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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Vittorio Sgarbi, il toccante addio al padre Giuseppe: “È morto nella luce”

Il critico d'arte ha dedicato una poesia e un ricordo al padre scomparso il 23 gennaio all'età di 97 anni

A qualche ora dal lutto che lo ha colpito, Vittorio Sgarbi ha dedicato al padre Giuseppe, scomparso il 23 gennaio all’età di 97 anni, un pensiero e una poesia che esprimono pienamente il dolore dettato da una perdita così grave.

"Non andartene docile in quella buona notte, I vecchi dovrebbero bruciare e delirare quando cade il giorno; infuria, infuria, contro il morire della luce (…) E tu, padre mio, là sulla triste altura, ti prego, condannami o benedicimi, ora, con le tue lacrime furiose. Non andartene docile in quella buona notte. Infuriati, infuriati contro il morire della luce".

Questo uno stralcio della poesia di Dylan Thomas che il critico d’arte ha postato su Facebook insieme alla foto che ritrae il padre coonosciuto da tutti come Nino, farmacista con la passione per l'arte, scrittore di diversi libri tra cui ‘Il canale di cuori’ che uscirà, purtroppo postumo, l’8 febbraio.

Vittorio Sgarbi: "Mio padre ha atteso il giorno per morire”

Vittorio Sgarbi, inoltre, ha affidato al Giornale il ricordo del padre Giuseppe: “Dopo le grida della notte, si è addormentato e si è preparato, elegante e beffardo, per affrontare il giorno” ha scritto il critico d’arte: “È morto nella luce, dopo essersi rivelato a me soltanto negli ultimi cinque anni, scrivendo alcuni libri bellissimi in cui ha parlato della sua vita, del fiume, di nostra madre, dei suoi figli. Rimpiango che non ci abbia detto tutto, e abbia portato con sé una parte del mondo che ha visto e che non è riuscito a raccontarci".

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