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Sabato, 27 Aprile 2024
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Arrestato dopo una sparatoria "Zuccherino", il neomelodico che "scherza" sulla camorra

Il cantante, già al centro delle polemiche per i testi delle sue canzoni nelle quali parla di boss assassini, delinquenti e pentiti, è finito in manette insieme ad altre due persone

Chissà che immagine di sé voleva dare Alfonso Manzella, giovane cantante neomelodico di Pagani, quando ha scelto il nome d'arte di "Zuccherino". 

Con un alias come questo, incuriosisce leggere i titoli dei giornali che lo danno in manette dopo una sparatoria nel centro di Pagani, paese in provincia di Salerno, per la quale i carabinieri hanno arrestato tre persone. Una di queste è  proprio "Zuccherino".

Nella sua auto, i carabinieri hanno infatti rinvenuto il bossolo di una pistola calibro 7.65. Un bossolo simile è stato ritrovato in piazza Sant'Alfonso, luogo della sparatoria. Manzella è stato fermato da una pattuglia dei carabinieri che si stava dirigendo proprio in piazza Sant'Alfonso dopo aver ricevuto l'allarme della sparatoria. Il cantante stava proseguendo contromano, in una delle stradine del centro di Pagani, quando si è imbattuto proprio nei carabinieri. Dopo un breve inseguimento, i carabinieri hanno bloccato l'auto di "Zuccherino", sulla quale viaggiava anche un'altra persona, e hanno ritrovato il proiettile.

Alfonso Manzella non è nuovo alle cronache nazionali, per la sua attività di cantante e non solo.

Nel 2010 finì al centro delle polemiche per il testo della sua canzone "Comme se fa", nella quale il nostro cantava i tormenti di un boss della camorra tradito dalla sua amante che uccideva a sangue freddo il rivale.

Il canzoniere di "Zuccherino" si compone anche di brani come "O Pentito" (nella quale il cantante si scagliava contro i collaboratori di giustizia) e "Nu male guaglione" (tentativo di giustificare i giovani camorristi).

Come raccontava all'epoca Il Fatto Quotidiano, "Zuccherino" fu già arrestato nel 2008 a Salerno dagli agenti della mobile mentre si trovava nei pressi di una banca su una motocicletta insieme a un minorenne con dei passamontagna e una pistola calibro 7.65 con matricola abrasa. Il cantante si difese sostenendo che quelli erano gli "attrezzi" per girare il video di una nuova canzone. Finì agli arresti domiciliari, la tentata rapina venne derubricata in possesso illegale d'arma da fuoco, "Zuccherino" ottenne una condanna a un anno e otto mesi e fu scarcerato in quanto incensurato. Il tutto finì nella canzone "Protagonista", nella quale Manzella affermava di essere stato vittima di un errore giudiziario

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