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Lunedì, 29 Aprile 2024
ISRAELE / Israele

Al Jazeera, Arafat avvelenato con polonio 210

La vedova: "Non è stato un decesso naturale, è stato un crimine"

Torna alla ribalta il caso della morte di Yasser Arafat. L'ex leader palestinese, deceduto nel 2004 in un ospedale francese, sarebbe stato avvelenato. A dirlo è la televisione araba Al Jazeera, che è arrivata a questa conclusione dopo un'inchiesta durata 9 mesi. 

Morte misteriosa - Le cause della morte di Arafat sono sempre state circondate da un alone di mistero. Il leader palestinese aveva lasciato Ramallah per essere curato nel 2004 dall'ospedale parigino di Percy, dove è morto il 12 ottobre. Sulle cause del suo decesso sono spuntate numerose ipotesi, come cacro, cirrosi, Hiv, ma nessuna di queste è mai stata confermata. 

Avvelenamento da polonio 210 - Gli effetti personali dell'ex presidente (vestiti, spazzolino da denti e kefiah, il suo simbolo distintivo) sono stati quindi portati all'Istituto di Radiofisica di Losanna, in Svizzera. I medici che li hanno analizzati, hanno fatto una scoperta che li ha lasciati a bocca aperta.

“Posso confermare che abbiamo riscontrato un tasso elevato ed inspiegabile di polonio 210 negli effetti personali del sig. Arafat”, ha dichiarato all'emittente araba il dott. Francois Bochud, direttore dell'istituto. 

“Non c'erano segni di cirrosi epatica, nessuna traccia apparente di cancro né di leucemia” ha dichiarato il dott. Patrice Mangin, a capo del dipartimento di Medicina Legale dell'Università di Losanna. “Non c'erano segni di Hiv e Aids, e la sintomatologia non suggeriva questa diagnosi”, ha spiegato il medico.

I dottori che hanno avuto in cura Arafat non hanno voluto fornire spiegazioni ai giornalisti di Al Jazeera, dichiarando che si tratta di informazioni coperte da “segreto militare”

Il precedente: il caso Litvinenko – Il polonio 210 è una sostanza radioattiva, scoperta da Marie Curie nel 1898. Non esistono molti dati a riguardo, ma uno dei casi più eclatanti di avvelenamento è stato quello di Alexander Litvinenko, spia dissidente russa morta a Londra nel 2006. Gli investigatori britannici hanno scoperto che l'uomo aveva bevuto un tè contaminato con questa sostanza mentre si trovava in un sushi bar.

Arafat e Litvinenko hanno inoltre accusato gli stessi sintomi (diarrea, dimagrimento e vomito) e questo potrebbe confermare la tesi della morte per avvelenamento del leader palestinese. 

Riesumare la salma – I medici di Losanna speravano di poter confermare i loro dati analizzando campioni di sangue o di urina dell'ex leader palestinese. Ma quando è stato chiesto all'ospedale di Percy di fornire questi elementi, i medici francesi hanno ammesso di averli distrutti, decisione che Suha, vedova di Arafat, ha trovato sospetta.

L'unico modo rimasto per fare chiarezza sulla morte del defunto leader palestinese è quindi quello di riesumare la salma. La signora Arafat spera infatti che ulteriori test possano fare luce sulle cause della morte del marito. 

“Un crimine” - “Questa decisione è molto dolorosa”, ha dichiarato la vedova ai giornalisti di Al Jazeera. “Alla fine potremo spiegare al popolo palestinese, agli arabi e ai musulmani di tutto il mondo che non si è trattata di una morte naturale, ma di un crimine”.

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