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Lunedì, 29 Aprile 2024
morti e dispersi / Cina

L'alluvione devastante che spaventa il presidente cinese Xi

Secondo gli esperti cinesi citati dai media, le attuali piogge torrenziali potrebbero causare inondazioni ancora più gravi di quelle del luglio 2012 a Pechino, quando morirono 79 persone

Si aggrava il bilancio dei morti causati dal tifone Doksuri che sta colpendo il nord della Cina. Le piogge torrenziali che dallo scorso 29 luglio sono cadute su Pechino e dintorni hanno provocato almeno 11 morti e 27 dispersi. Tra i morti ci sono anche due operatori dei servizi di emergenza che hanno perso la vita mentre lavoravano ai soccorsi. Un precedente bilancio aveva riferito di due morti nel distretto semi montuoso di Mentougou, uno dei principali colpiti.

La pioggia, la più intensa registrata nella capitale negli ultimi anni, ha interessato più di 44mila persone e ha costretto a evacuarne circa 127mila. In sole 40 ore la capitale cinese ha visto cadere l'equivalente delle precipitazioni medie di un intero mese di luglio. 

Pechino e la vicina provincia settentrionale dello Hebei sono state poste in allerta rossa per precipitazioni e rischi geologici, con pericolo di inondazioni improvvise e smottamenti. Nella città di medie dimensioni di Handan, a circa 400 km a sud di Pechino, domenica 30 luglio i soccorritori hanno usato una gru per liberare un uomo incastrato nella sua auto e sommerso dall'acqua, prima che il suo veicolo fosse spazzato via dal fiume.

Immediato l'intervento del presidente cinese. Xi Jinping ha assicurato che sarà messo in campo "ogni sforzo" per portare in salvo "quanti sono dispersi o intrappolati" dopo le forti piogge che hanno imperversato nel settore settentrionale del Paese. 

La Cina sta vivendo condizioni meteorologiche estreme e temperature record quest'estate, eventi che secondo gli scienziati sono esacerbati dal cambiamento climatico. Secondo gli esperti cinesi citati dai media, le attuali piogge torrenziali potrebbero causare inondazioni ancora più gravi di quelle del luglio 2012 a Pechino, quando morirono 79 persone e decine di migliaia furono evacuate.

Secondo i metereologi, le precipitazioni dovrebbero diminuire in modo significativo da oggi 1° agosto, ma la tregua potrebbe essere di breve durata: la Cina si prepara infatti all'arrivo di un nuovo tifone, Khanun, che si sta avvicinando alle coste orientali del Paese.
 

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