rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Mondo Spagna

Catalogna, il parlamento di Barcellona dichiara l'indipendenza dalla Spagna

Il presidente della Generalitat de Catalunya Puigdemont ha deciso di andare fino in fondo, anche se la mossa potrebbe costargli il carcere. Il premier Rajoy ha destituito il governo autonomista e sciolto il parlamento catalano: "Elezioni il 21 dicembre"

Si aggrava la crisi catalana con lo scontro tra il parlamento di Madrid e quello regionale di Barcellona. Il Senato spagnolo ha approvato l'applicazione dell'articolo 155 della Costituzione. Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato che il governo spagnolo ha destituito il presidente catalano Carles Puigdemont, i membri del Governo della regione autonoma e sciolto il Parlamento di Barcellona indicendo nuove elezioni per il prossimo 

 I senatori spagnoli hanno approvato un emendamento del partito socialista, approvato anche dal Pp dopo un lungo negoziato, che blocca la richiesta del governo di Madrid di porre sotto tutela la tv pubblica catalana Tv3, Catalunya Radio e la Agencia Catalana de Noticias. Intanto le bandiere spagnole sono state ammainate su edifici pubblici in diverse città della Catalogna dopo la proclamazione dell'indipendenza.

La procura generale dello stato spagnolo è pronta a chiedere l'incriminazione per "ribellione" per gli artefici della dichiarazione di indipendenza approvata in modo unilaterale dal Parlamento della Generalitat de Catalunya. La risoluzione era stata votata a scrutinio segreto soltanto dai partiti indipendentisti. I popolari, i socialisti e Ciudadanos hanno abbandonato l'aula prima dell'inizio. Il delitto di ribellione, previsto dagli articoli 472 e seguenti del Codice penale spagnolo, prevede pene fra i 15 e i 25 anni di reclusione. 

Il presidente della Generalitat, Carles Puigdemont, ha invitato il popolo della Catalogna a difendere il Paese "nelle ore che vengono restando sul terreno della pace, del civismo e della dignità". 

Tajani: "Ue non riconoscerà Catalogna, violazione stato diritto"

"La dichiarazione d'indipendenza votata oggi dal Parlamento catalano è una violazione dello Stato di diritto, della Costituzione spagnola e dello Statuto dell'Autonomia Catalana, che sono parte del quadro normativo dell'Unione europea. Lo ha dichiarato il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani.

"Nessuno nell'Unione europea riconoscerà questa dichiarazione. Ora più che mai, è necessario ristabilire la legalità come base per il dialogo e garanzia della libertà e dei diritti di tutti i cittadini catalani".

Piccolo e variegato il fronte di sostegno agli indipendentisti. La Scozia "rispetta la decisione del Parlament", che ha dichiarato l'indipendenza della Catalogna. Lo afferma il premier Nicola Sturgeon, citata da La Vanguardia. "La gente della catalogna deve poter determinare il proprio futuro", ha aggiunto Sturgeon. Tra i favorevoli al riconoscimento dell'indipendenza c'è anche l'Abkhazia: territorio caucasico parte della Georgia, ma dal 2008 di fatto indipendente dopo la guerra sostenuta da Mosca insieme all'Ossezia del Sud.

Barcellona in festa dopo l'indipendenza

Nel frattempo a Barcellona un sì accompagnato da un boato, con i deputati  in piedi a cantare l'inno nazionale Els Segadors ha annunciato l'adozione della dichiarazione d'indipendenza da parte del parlamento catalano. Oltre le mura dell'Aula, esplodeva anche la piazza, con migliaia di persone che da stamattina attendevano l'esito del voto sulla proclamazione della Repubblica. 

Catalogna indipendente: la risoluzione di Barcellona

L'indipendenza è passata con 70 voti a favore e 10 contrari (due le schede bianche). Sono mancati i voti dell'opposizione unionista, che ha abbandonato l'aula prima dell'inizio dello scrutinio segreto.  

I partiti indipendentisti hanno presentato nel parlamento catalano una risoluzione nella quale si afferma: "Costituiamo la repubblica catalana come stato indipendente e sovrano di diritto democratico e sociale".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Catalogna, il parlamento di Barcellona dichiara l'indipendenza dalla Spagna

Today è in caricamento