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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Cina, Pechino 'chiude' il Tibet ai turisti

Ai viaggiatori stranieri non sarà permesso entrare nella regione. Pochi giorni fa due monaci buddisti si erano immolati a Lhasa

La Cina 'chiude' il Tibet ai turisti. Il divieto coincide con l'inizio del Saga Dawa festival, in occasione del quale centinaia di persone erano attese nella regione.

La mossa di Pechino arriva dopo che alcuni giorni fa due monaci buddisti si erano dati fuoco davanti al tempio di Jokhang a Lhasa, capitale della regione autonoma del Tibet. Dal 2009 ad oggi sono almeno 38 le persone che si sono immolate per protestare contro la dominazione cinese. 

“A fine maggio l'ufficio del turismo ci ha chiesto di non organizzare visite in Tibet per gli stranieri” ha riferito un impiegato del Tibet China International Tour Service al quotidiano britannico The Telegraph. “Non sappiamo quando toglieranno il divieto” ha aggiunto l'uomo. Un'agenzia di viaggio contattata dal New York Times ha detto che la situazione potrebbe tornare alla normalità a settembre, mentre secondo alcuni il divieto potrebbe essere tolto già a luglio. 

Non è la prima volta il governo impedisce ai turisti stranieri l'ingresso in Tibet. Era già successo nel 2008, quando nella regione scoppiarono una serie di proteste proprio alla vigilia dei giochi olimpici di Pechino. 

“E' una cosa che fanno spesso, ma non in alta stagione”, ha detto Fionnuala McHugh del Telegraph, che l'anno scorso ha visitato la regione per conto della rivista britannica. “La maggioranza di coloro che vanno in Tibet sono cinesi, ma il governo chiude spesso la regione ai visitatori stranieri, e vogliono controllare quello che la gente potrebbe vedere”.

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