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Venerdì, 26 Aprile 2024
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"Crollato il sito nucleare di Kim", il retroscena dietro la svolta pacifica della Nordcorea

Tregua nucleare in Corea: primo storico incontro tra il leader nordcoreano Kim Jong Un e il presidente sudcoreano Moon Jae In. Eppure dalla Cina arrivano voci davvero preoccupanti

Il presidente sudcoreano Moon Jae In e il leader nordcoreano Kim Jong Un si incontrearanno in Corea del Sud venerdì 27 aprile quando in Italia sarà ancora notte fonda. Il maresciallo nordcoreano attraverserà la linea di demarcazione militare che separa le due Coree alle 9.30 (le 2.30 del mattino in Italia), per partecipare ad una cerimonia ufficiale di benvenuto. Ci sarà anche la sorella di Kim, Kim Yo Jong, che a febbraio ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione dei giochi olimpici di Pyeongchang.

Pace in Corea: la svolta

I primi colloqui tra i leader avranno inizio alle 10.30, dopo che Kim avrà firmato il libro degli ospiti e posato per le foto commemorative dell'evento. In seguito, durante la giornata, i due leader pianteranno un albero di pino risalente al 1953, anno dell'armistizio tra le due Coree, prima di firmare un accordo. Alle 18.30 Kim e Moon parteciperanno ad un banchetto di benvenuto, che sarà poi seguito da una cerimonia di saluto.

Corea, come si è passati dalla guerra alla tregua nucleare

La tregua nucleare proposta da Kim Jong Un a Usa e Corea del Sud potrebbe non essere frutto di un'improvvisa volontà di pace, ma imposta dall'impossibilità di proseguire i test nel sito di Punggye-ri. A suggerirlo, riporta il Guardian, è lo studio di un gruppo di geologi cinesi, che hanno scoperto che il sito usato nei sei test nucleari effettuati dalla Corea del Nord a partire dal 2006 è parzialmente crollato dopo l'ultima esplosione del 3 settembre dello scorso anno.

Il sito, rivela lo studio, potrebbe quindi essere ormai inutilizzabile e soggetto a possibili fughe di radiazioni. Una circostanza che preoccupa molto le autorità di Pechino, essendo il sito di Punggye-ri, nel nordest montagnoso della Corea del Nord, a meno di 100 chilometri dal confine con la Cina.

Lo studio, scritto da Tian Dongdong, Yao Jiawen e Wen Lianxing, geologi dell'Università della Scienza e della Tecnologia cinese, è stato pubblicato subito dopo l'annuncio di Kim sullo stop ai test nucleari e missilistici e sulla chiusura del sito di Punggye-ri. Le rilevazioni effettuate dai tre scienziati cinesi lo scorso 3 settembre hanno registrato che il test nucleare nordcoreano aveva provocato un terremoto iniziale di magnitudo 6,3 e, nei giorni successivi, altre quattro scosse.

Il collasso del sito nucleare nordcoreano sarebbe avvenuto otto minuti e mezzo dopo l'esplosione, che ha avuto una potenza stimata di 100 chilotoni, la più potente mai testata da Pyongyang. Ora, scrivono i tre scienziati cinesi nella sintesi del loro studio pubblicata sul sito dell'università, "è necessario continuare a monitorare qualsiasi fuga di materiale radioattivo che possa essere stata causata dal crollo" del sito nucleare.

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