Giappone, l'imperatore si "dimette": Akihito pronto ad abdicare

"Sono preoccupato per la difficoltà di esercitare le mie funzioni come simbolo dello Stato": in un messaggio di 10 minuti che ha di fatto bloccato il Paese l'imperatore del Giappone, Akihito ha di fatto chiesto al Governo nipponico di riempire il "vuoto legislativo" che gli impone di restare imperatore a vita senza mai menzionare direttamente l'abdicazione guardandosi bene dall'assumere un ruolo politico, inadatto al ruolo di garante e in assenza di una normativa specifica che la disciplini nell'ordinamento nipponico. 

E' stata la secondo volta in 27 anni che l'imperatore, 82enne,  ha parlato alla nazione da quando è salito sul Trono del Crisantemo, nel 1990. La prima era stata all'indomani del terribile terremoto/tsunami del 16 marzo 2011, che fu seguito dall'incidente nucleare di Fukushima. Il suo era un messaggio molto atteso, contenuto in un video messaggio preregistrato, una dichiarazione solenne in cui lascia intendere che attente le modifiche dell legge che lo obbligano a restare imperatore per tutta la vita.

Akihito è il primo Imperatore giapponese a salire sul trono senza godere di prerogative "divine", dopo la rinuncia fatta dal padre nel gennaio del 1946 nella celebre "Dichiarazione della natura umana dell'imperatore". I principali media nipponici il mese scorso avevano riportato il desiderio di Akihito di passare il trono al figlio maggiore, il principe Naruhito, nei prossimi anni. Una decisione che ha sopreso il Paese dal momento che l'ultimo abdicazione è avvenuta nel 1817.

Il premier giapponese, Shinzo Abe, ha risposto a stretto giro di posta alle parole dell'imperatore Akihito: "l governo prende "con molta serieta'" le sue parole e ha intenzione di rispondere all'appello" ha dichiarato Shinzo Abe.