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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'attentato / Ecuador

Spari al comizio elettorale in Ecuador, ucciso il candidato alla presidenza Villavicencio

Fernando Villavicencio, giornalista di 59 anni e convinto oppositore dell'ex presidente Rafael Correa, è stato freddato. Ferite altre nove persone

Uno dei candidati alle elezioni presidenziali del 20 agosto in Ecuador è stato ucciso a colpi di pistola al termine di un comizio a Quito. Si tratta di Fernando Villavicencio, giornalista di 59 anni convinto detrattore dell'ex presidente Rafael Correa e delfino dell'attuale presidente Guillermo Lasso. Nell'attentato almeno nove persone sono rimaste ferite. Tra loro anche un'altra candidata alla presidenza e due poliziotti. 

Secondo quanto riporta il Washington Post, citando fonti della polizia federale, uno dei componenti del commando di sicari, che era stato ferito dagli agenti che avevano risposto al fuoco, è morto dopo l'arresto.

Le elezioni presidenziali arrivano in un clima di grave crisi della sicurezza provocata dalla presenza sempre più forte dei cartelli della droga nel Paese. Il mese scorso, il presidente uscente Lasso ha dichiarato lo stato di emergenza e il coprifuoco notturno in tre province dopo una escalation di omicidi legati alla criminalità organizzata. Lo stesso Villavicencio aveva denunciato nei giorni precedenti l'attentato di aver ricevuto minacce ed era scortato. Secondo i media locali, si sospetta anche che un ordigno esplosivo fosse stato piazzato nel luogo del comizio.

Fernando Villavicencio, foto Twitter

Sui social circolano le immagini girate subito dopo la sparatoria, con elettori terrorizzati che cercano di fuggire.

La condanna dell'attentato Villavicencio è stata unanime anche da parte dei suoi avversari alla corsa alla presidenza. La favorita assoluta dei sondaggi, Luisa Gonzalez, candidata del partito dell'ex presidente Rafael Correa, esprime "indignazione" affermando che la morte di Villavicencio "è un lutto per tutti". Allo stesso modo per il candidato del movimento indigenista Pachakutik, Yaku Peréz, in corsa per il ballottaggio, "l'Ecuador non merita nessun'altra morte". Il candidato indipendente di centrodestra, Otto Sonnenholzner, è netto: "Il Paese è sfuggito di mano" al governo.

Dopo l'omicidio di Villavicencio dichiarato lo stato di emergenza

Il presidente Lasso ha dichiarato lo stato di emergenza di due mesi, ma ha garantito che le elezioni generali previste il 20 agosto si terranno regolarmente. "Le forze armate fin da questo momento sono mobilitate su tutto il territorio nazionale per garantire la sicurezza dei cittadini, la tranquillità del Paese e le elezioni libere e democratiche del 20 agosto", ha detto. Il presidente ecuadoregno ha anche dichiarato tre giorni di lutto nazionale per onorare la memoria di Villavicencio, definito "un patriota".

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