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Sabato, 27 Aprile 2024
Diritti civili / Estonia

Matrimoni gay legali: l'ultimo "sgarbo" a Putin

Per la prima volta uno Stato dell'ex-Unione Sovietica è pronto ad approvare le unioni omosessuali, grazie al sostegno di un governo di stampo liberale

Una mossa per prendere le distanze dalla Russia e dimostrare la propria vicinanza all"Occidente. Ha anche questo significato la proposta di legalizzare i matrimoni tra persone dello stesso sesso che l'Estonia sarebbe pronta ad approvare in tempi brevi. Il Paese, ex-membro dell'Unione sovietica, è governato da una coalizione di stampo liberale eletta due mesi fa. L'Estonia aveva già introdotto le unioni civili, ma gli attivisti lo reputavano un riconoscimento monco. All'inizio della prossima settimana è prevista una votazione in Parlamento, che la comunità Lgbt+ sostiene affinché le coppie omosessuali godano degli stessi diritti di quelle etero.

Diritti di serie B

Il disegno di legge sul matrimonio fa seguito all'introduzione nel 2014 delle unioni civili tra persone dello stesso sesso. La normativa vigente non garantisce però gli stessi diritti di adozione né il riconoscimento dei genitori che derivano in modo automatico dal matrimonio."Ci sarebbe piaciuto sposarci, ma non c'erano altre opzioni, allora non c'erano promesse per l'uguaglianza del matrimonio", ha detto Silja Oja alla fondazione Thomson Reuters, che si è unito civilmente al suo compagno nel 2022. La coppia condivide una casa nel centro storico medievale della capitale e vorrebbe che la piccola nazione baltica introducesse il matrimonio. "È una legge di second'ordine che ti fa sentire un cittadino di seconda classe”, ha detto Oja riferendosi alla norma sulle unioni civili.

Contro le discriminazioni di Mosca

Secondo diversi analisti politici, oltre ad una battaglia della comunità lesbica e gay (e più in generale dell'universo queer) il matrimonio omosessuale potrebbe rappresentare una pietra scagliata simbolicamente contro Vladimir Putin, che ha fatto della discriminazione nei confronti delle persone reputate "diverse" sul piano della sessualità e del genere un cavallo di battaglia. Da quando nel 2013 Mosca ha approvato una legge sulla "propaganda gay" che vieta la "promozione" dell'omosessualità ai minori, la repressione è aumentata, così come le denunce di crimini d'odio e abusi. "Accettare l'uguaglianza del matrimonio è l'ultima pietra miliare sul percorso dell'Estonia verso una società veramente aperta ed equa e i valori europei, scrollandosi di dosso le ultime catene del suo tragico passato di regime sovietico e repressioni", ha affermato Vootele Pai, analista politico indipendente ed ex consigliere del ministro dell'Interno. "Oltre alla guerra fisica con carri armati e missili, questa guerra è anche una battaglia tra culture, valori e libertà”, ha detto Pai.

Criminalizzazione 

In Estonia non tutta la società si sentirebbe però "pronta" a questo nuovo passo verso l'uguaglianza sul piano dei diritti civili. L'opposizione ritiene che il governo stia andando troppo lontano e in maniera troppo rapida sui diritti dei gay in una regione che per anni ha conosciuto la criminalizzazione dell'omosessualità e dove le persone sono reputate ancora molto conservatrici sul piano sociale. "Non c'è stata una discussione sociale sull'argomento, che divide profondamente la nazione", ha detto Riina Solman, deputata di Isamaa, un partito cristiano-conservatore. I sondaggi registrano però un'evoluzione.

Secondo quello commissionato pochi mesi fa dal Centro estone per i diritti umani, il 53% della popolazione sostiene l'uguaglianza del matrimonio. Un miglioramento rispetto al 47% emerso nel 2021. La società sta cambiando profondamente rispetto ai tempi dell'occupazione sovietica, quando le relazioni omosessuali tra uomini furono criminalizzate e divennero di nuovo legali solo nel 1992, un anno dopo l'indipendenza. Rispetto ad altre nazioni occidentali, gran parte dei Paesi ex comunisti in Europa e in Asia centrale è in ritardo rispetto ai diritti Lgbt+. Fa eccezione la Slovenia. Un tempo parte della Repubblica socialista di Jugoslavia, lo scorso anno è stato il primo Paese post-comunista a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Lacune e messaggi

Se dovesse passare il disegno di legge proposto, terminerebbe l'attuale stato di incertezza giuridica in cui versano alcune coppie dello stesso sesso. Nonostante le unioni civili, il loro status è spesso messo in discussione presso ospedali, ambasciate, uffici governativi e altre situazioni. Una discriminazione "amministrativa" che rende più difficile la vita di tutti i giorni. Il governo sembra deciso a spedire un chiaro messaggio a Mosca. "Dobbiamo sfruttare lo slancio per approvare finalmente la legge, adattare i diritti per le coppie dello stesso sesso come è normale nelle società democratiche e occidentali senza tante storie", ha detto alla Thomson Reuters Foundation il ministro degli interni Lauri Laanemets.

Apripista

L'Estonia, con appena 1,3 milioni di abitanti, è diventata da alcuni anni un centro tecnologico all'avanguardia, che con diverse misure è riuscito ad attrarre talenti internazionali da varie parti del mondo. Anche sul piano dei diritti civili è da considerarsi uno Stato pioniere, come quanto nel 2002 il Paese ha iniziato a consentire alle persone trans di cambiare il proprio genere legale senza sottoporsi a intervento chirurgico di riassegnazione del sesso, né doversi sottoporre a sterilizzazione o optare per il divorzio. Questa scelta ha fatto scattare l'Estonia nella classifica di Ilga-Europe, un'organizzazione che coordina le iniziative Lgbtq+ a livello europeo, balzando al 25° posto su 49 paesi in Europa e Asia centrale. Gli attivisti di Lettonia e Lituania, dove la legge sui matrimoni gay è saltata, sperano che la norma dei loro vicini passi, così che l'Estonia possa fungere da apripista nella regione.

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