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Sabato, 27 Aprile 2024
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A 16 anni finge di avere un cancro terminale e si fa mantenere dalla sua insegnante

Elisa Bianco aveva convinto la sua tutor scolastica di essere malata terminale di cancro. La donna l'aveva accolta in casa, accudita come una figlia e le aveva anche dato dei soldi. La ragazza è stata condannata a 32 mesi di reclusione, ma uscirà quattro mesi prima perché il giudice ha riconosciuto come genuino il suo pentimento per le proprie azioni

FOWEY (REGNO UNITO) - Sei anni fa, Elisa Bianco convinse il suo tutur scolastico di essere malata terminale di cancro, facendosi regalare del denaro e stabilendosi gratis a casa sua. La donna, commossa dalla storia strappalacrime che l'allora sedicenne Elisa riuscì a mettere in piedi, lasciò il lavoro per starle vicino, finendo persino per distruggere il proprio matrionio causa dei contrasti sempre più frequenti con il marito.

Nel 2015 un giudice ha condannato Elisa a 32 mesi di carcere, ma ora la sentenza è stata ridotta e la ragazza - oggi 22enne - potrà uscire dal carcere quattro mesi prima. La decisione è stata presa perché il tribunale ha riconosciuto come genuino il rimorso manifestato da Elisa per le proprie azioni.

Quelle menzogne però hanno rovinato la vita di Sally Retallack, mamma di quattro bambini, che aveva regalato ben 2500 sterline a Elisa per esaudire i suoi ultimi desideri, non prima di aver organizzato un "party di addio" per la sua protetta e di averla assistita come una figlia. Elisa le aveva raccontato di una madre e di un patrigno alcolizzati, che non potevano e non volevano aiutarla. Così la signora Retallack accolse l'alunna nella propria casa. Doveva essere una sistemazione temporanea, diventò invece permanente.

Quando la donna cercò di convincerla a trovare un'altra casa, Elisa finse di essere malata e di doversi sottoporre a un intervento per rimuovere un rene malato. Poco dopo, perchè la Retallack cercava di convincerla almeno a trovarsi un lavoro, la ragazza disse di avere un tumore. Tutti i giorni si faceva accompagnare in ospedale per sottoporsi alla chemioterapia, ma in realtà restava seduta tranquillamente al bar. Nel tempo le menzogne di divennero sempre maggiori, le sue invenzioni sempre più articolate e crudele, investendo anche la sfera personale della sua benefattrice.

Dopo aver scoperto per caso tutta la verità, la signora Retallack è corsa a denunciare Elisa alla polizia. Messa alle strette, la ragazza ha confessato tutto ed è finita a processo. Da allora, la signora Retallack ha lasciato il Regno Unito è si è trasferita in Francia nel tentativo di rifarsi una vita. 

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